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Inter, ora è allarme Inzaghi: il nome del nuovo Mister se Simone va in Arabia

Mentre l’Inter si prepara a giocarsi il traguardo più importante a Monaco di Baviera nella finale di Champions League, c’è un fuoco che brucia sotto le ceneri: Simone Inzaghi ha ricevuto un’offerta colossale dall’Al-Hilal e non ha detto di no. La possibilità che il Mister piacentino parta sono concrete, e la società sta già pensando alle possibili alternative.

La notizia non è nuova, ma l’apertura del Mister alle sirene dei petrodollari ha colto molti di sorpresa e rischia di complicare il futuro della società, che invece vorrebbe continuare con lui. Se è vero che tutta la concentrazione è rivolta al trofeo più ambito, è altrettanto vero che questa corte araba rischia di sconvolgere i programmi del club.

Gli arabi fanno sul serio, e non per un futuro lontano ma addirittura per l’immediato. L’Al-Hilal cerca una guida per affrontare il Mondiale per club da protagonista. E per avere l’allenatore dell’Inter ha messo sul piatto un’offerta economicamente irrinunciabile: tra le quattro e le cinque volte lo stipendio attuale di Inzaghi. Un treno che passa una sola volta nella carriera di un allenatore. (continua dopo la foto)

E Inzaghi? Non ha rifiutato, ci sta pensando. Il Mister ha chiesto tempo, perché ora vuole vivere ogni istante di quella che sarà la partita della vita, prima di scegliere se seguire il richiamo del denaro oppure se continuare ad allenare nel calcio che conta. Una scelta che ha coinvolto molti giocatori negli ultimi anni, e anche alcuni allenatori.

Ci si chiede se a 49 anni il tecnico piacentino voglia davvero affrontare un esilio dorato oppure continuare a guidare una squadra che negli ultimi anni, anche grazie a lui, ha registrato una costante crescita. Fino a poco fa, la resistenza maggiore sembrava arrivare dalla sua famiglia. Un trasloco in Arabia non era nelle corde del clan Inzaghi.

Ma ora qualcosa è cambiato. Il gruppo è unito, come in campo: la famiglia oggi è pronta a seguirlo ovunque, anche a Riyad. Le motivazioni per accettare l’offerta degli sceicchi non sarebbe solo economica, secondo alcuni. Inzaghi sarebbe stanco, sia dello stress provocato da un campionato complesso come quello italiano, sia delle critiche piovute per la mancata conquista dello scudetto.

Inter, se parte Inzaghi ci sono due nomi si cui punterebbe la società

Im Arabia Simone potrebbe ritrovare un equilibrio messo a dura prova in Italia, dove è stato celebrato e massacrato nel giro di pochi mesi. Ma c’è anche il “contro”: abbandonare un ciclo costruito in quattro anni, un gruppo solido, e soprattutto una squadra che – in caso di trionfo europeo – l’anno prossimo giocherebbe Supercoppa Europea e Intercontinentale.

In ogni caso, se Inzaghi dovesse cedere alle sirene arabe l’Inter non avrebbe molto tempo per riflettere. Per sostituirlo servirebbe un profilo subito pronto. Il nome che stuzzica Marotta e Ausilio? Cesc Fabregas. Allenatore del Como, uomo di calcio e d’intelletto, capace di dare un’identità in pochissimo tempo.

Il problema? Strapparlo al progetto lariano non sarà semplice. Il catalano è legato a un’idea forte, con promesse di investimenti e una grande fiducia riposta in lui dalla proprietà. Ma il fascino dell’Inter e della Champions potrebbe cambiare gli equilibri, come accade spesso nel calciomercato.

L’altro nome a cui starebbe pensando Marotta è quello di Massimiliano Allegri, per ricreare il sodalizio dei tempi della Juventus. Quella di Allegri sarebbe una scelta che cambierebbe il progetto tecnico, perché se Fabregas con le sue idee innovative rappresenterebbe una continuità con Inzaghi, l’arrivo del Mister livornese segnerebbe una virata verso una “concretezza” all’italiana. Senza dimenticare che anche il Napoli punta a lui per il dopo Conte, e quindi si aprirebbe una lotta per chi arriva primo a Max. (continua dopo la foto)

Va anche considerato che Allegri, quando ha avuto in mano una Juventus davvero competitiva, non ha adottato un gioco difensivista. Molti lo dimenticano, ma quella Juve stava bene in campo e faceva bene anche in Europa, nonostante le due finali Champions perse contro Real Madrid e Barcellona. In ogni caso, i progetti con Fabregas o Allegri in panchina sarebbero molto diversi fra loro.

Per ora è tutto congelato. Ma dopo la finale di Monaco la società e Inzaghi dovranno incontrarsi, e lì si conoscerà la verità. Secondo alcuni, la decisione del tecnico dipenderà anche dal progetto proposto dal club e dagli acquisti per la prossima stagione.

Se davvero Simone dovesse partire, per l’Inter si aprirà una corsa contro il tempo. Perché l’impronta del tecnico sulla squadra e sul suo percorso è forte e scegliere una guida che possa raccoglierne l’eredità è fondamentale. Nel frattempo, in casa nerazzurra sperano che alla fine Inzaghi scelga di restare. Ma le risposte arriveranno dopo la sfida di sabato, che potrebbe segnare una pagina importante della storia dell’Inter.

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