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I 10 pugili più forti della storia

Muhammad Ali, Joe Frazier e Mike Tyson

Il pugilato è uno sport con una tradizione storica che affonda le proprie radici lontano nel passato. Nel corso delle epoche si sono susseguiti molti talenti e alcuni sono riusciti a lasciare un segno indelebile nella storia della disciplina e dello sport in generale. Il pugilato è solamente all’apparenza uno sport in cui predominano aggressività e violenza. In realtà si tratta di una vera e propria disciplina che richiede applicazione, costanza e tenacia. Dietro alle luci dello spettacolo – che infiammano il ring nel momento epico dell’incontro – si celano ore e ore di allenamenti e mesi di sacrifici. Nel corso della lunga storia di questo sport si sono susseguiti diversi talenti leggendari e raduneremo ora i 10 pugili più forti della storia.

(Foto di Focus on Sport/Getty Images)

10. Floyd Mayweather

Classe 1977, Floyd Mayweather è indubbiamente uno dei pugili più iconici della storia. La sua carriera professionistica è iniziata nel 1996 e solamente due anni dopo – nel 1998 – è arrivato il suo primo titolo mondiale. Spicca il suo record di imbattibilità: su 50 incontri nessuna sconfitta e 27 vittorie per KO. Le sue abilità principali sono le movenze difensive, la velocità e la precisione dei pugni. Nel mondo del pugilato rappresenta una figura piuttosto controversa per via del suo stile di vita lussuoso e la sua personalità eccentrica.

Floyd Mayweather all'angolo del ring
(Foto di Jed Jacobsohn/Getty Images)

9. Mike Tyson

Classe 1966, Mike Tyson è stato uno dei pugili più forti e rappresentativi della storia. Noto per la sua furia agonistica e la potenza micidiale dei suoi pugni, gli anni ’80 e ’90 hanno rappresentato l’apice della sua carriera professionistica. E’ diventato il pugile più giovane a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi. Se dentro al ring la sua carica adrenalinica lo ha condotto a numerosi trionfi, nella vita privata questo carattere lo ha spesso messo al centro di episodi controversi.

Mike Tyson sul ring
(Focus on Sport via Getty Images)

8. George Foreman

George Foreman – nato nel 1949 – è una leggenda del pugilato statunitense. Famoso soprattutto per la vittoria contro Joe Frazier nel “Combattimento dell’Anno 1973” e per il suo ruolo nella famosa “Rumble in the Junglecontro Muhammad Ali nel 1974. Dopo il ritiro si è dedicato con successo all’imprenditoria creando un marchio di griglia da cucina e negli anni ’90 ha fatto ritorno clamorosamente al pugilato. E’ diventato così il pugile più anziano a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi.

George Foreman solleva le braccia vittorioso
(Photo by Focus on Sport/Getty Images)

7. Joe Frazier

Nato nel 1944, Joe Frazier è stato uno dei pugili più forti e famosi della storia. Celebre per la sua tenacia e la sua forza. Nel 1970 ha vinto il titolo mondiale dei pesi massimi ed è stato anche protagonista di alcuni combattimenti memorabili. Su tutti spicca “The Fight of the Century” contro Muhammad Ali nel 1971. Frazier è stato un simbolo del pugilato nell’epoca d’oro dei pesi massimi.

Joe Frazier con caschetto protettivo
(Foto di Evening Standard/Hulton Archive/Getty Images)

6. Henry Armstrong

Henry Armstrong – nato nel 1912 – è stato un leggendario pugile statunitense. Armstrong è famoso soprattutto per essere l’unico a detenere contemporaneamente tre titoli mondiali di diverse categorie di peso: piuma, leggeri e welter. Soprannominato “Hurricane Hank” per via della sua straordinaria versatilità e determinazione sul ring, è considerato uno dei pugili più forti della storia.

Henry Armstrong parla a fine incontro
(Foto di Keystone/Getty Images)

5. Roberto Durán

Roberto Durán è stato un leggendario pugile panamense nato nel 1951. Soprannominato “Manos de Piedra” (Mani di Pietra) per la forza terribile del suo pugno, è stata indubbiamente una delle icone più brillanti del pugilato. Ha vinto titoli mondiali in quattro diverse categorie di peso ed è riuscito anche a mantenere il titolo dei pesi welter leggeri per molti anni. Nel corso della sua carriera è stata memorabile la sua rivalità con Sugar Ray Leonard.

Roberto Durán sul ring
(Foto di Focus on Sport/Getty Images)

4. Rocky Marciano

Rocco Francis Marchegiano è il vero nome di Rocky Marciano, iconico e leggendario pugile statunitense nato 1923 a Massachusetts. E’ diventato campione dei pesi massimi nel 1952 sconfiggendo Jersey Joe Walcott. Un record particolare? E’ l’unico campione dei pesi massimi a essersi ritirato imbattuto, con un record di 49 vittorie su 49 incontri, di cui 43 per KO.

 Rocky Marciano si allena
(Foto di Sporting News via Getty Images/Sporting News via Getty Images via Getty Images)

3. Joe Luis

Joe Luis – nato nel 1914 a Lafayette, Alabama – è stato uno dei più grandi pugili della storia. Soprannominato “Brown Bomber”, è stato campione dei pesi massimi dal 1937 al 1949. Il suo stile abbinava eleganza e potenza in una maniera unica che ha contribuito a renderlo una leggenda di questo sport. Fuori dal ring Luis ha sposato cause importanti come la rottura delle barriere razziali nel mondo dello sport.

2. Sugar Ray Robinson

Walker Smith Jr all’anagrafe, Sugar Ray Robinson è nato nel 1921 ed è uno dei più grandi pugili della storia. Sul ring si è sempre distinto con il suo stile elegante e una velocità sopra la media. Ha vinto il titolo mondiale dei pesi welter e dei pesi medi ed è uno dei pugili più amati in assoluto nella storia del pugilato. È stato il primo a conquistare per 5 volte il titolo mondiale della sua categoria. Al ritiro il suo score recita 108 KO in 200 incontri.

Sugar Ray Robinson si allena
(Foto di Bert Hardy/Getty Images)

1. Muhammad Ali

Cassius Marcellus Clay Jr – altrimenti noto come Muhammad Ali – è nato 17 gennaio 1942 a Louisville, Kentucky. Ha vinto il titolo mondiale dei pesi massimi in due occasioni e tra i suoi avversari più illustri figurano Sonny Liston, Joe Frazier e George Foreman. Agilità, forza e versatilità: Muhammad Ali è stato il migliore pugile della storia. La sua figura – “larger than life” – era straripante anche fuori dal ring. Noto il suo impegno contro la discriminazione razziale e la sua opposizione alla guerra del Vietnam. Nel 1967, rifiutò di essere arruolato nelle forze armate per motivi religiosi e morali. Una scelta che gli costò la sospensione del titolo mondiale e un allontanamento di tre anni dalla boxe.

Muhammad Ali sul ring
(Foto di Focus on Sport via Getty Images)

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