
In Formula 1, quando qualcuno vince troppo, è inevitabile che partano i sospetti. E anche in questo avvio di stagione 2025, il copione si è ripetuto come da tradizione: la McLaren domina, e gli avversari mugugnano. Il paddock è un teatro di voci e allusioni: si parla di materiali al limite del regolamento, di gomme sfruttate come nessun altro sa fare, di ali flessibili, persino di acqua all’interno degli pneumatici.
Il paddock osserva e critica, la McLaren corre: Stella risponde ai sospetti degli avversari, svela i suoi segreti, guardando al modello Ferrari 2004. https://t.co/9VVGiy0NDT
— FuoriPista.net (@fuoripistanet) May 17, 2025
Tutte illazioni. Finché la FIA non trova qualcosa (e finora non ha trovato nulla) la macchina di Woking è regolare. Eppure, in quel di Imola, tra un microfono e un muretto, si è tornati a parlare del mistero McLaren: veloce, precisa, capace di entrare nella finestra ottimale di utilizzo gomme come fosse un automatismo. Un rebus per gli altri, una certezza per Oscar Piastri e Lando Norris.
Andrea Stella, il team principal, non le ha mandate a dire. Alla domanda sui sospetti degli avversari, ha risposto con un tocco di veleno: “Per noi è una buona notizia quando i rivali si concentrano su ciò che credono ci sia sulla nostra macchina, ma che non c’è affatto. Se anche ci fosse una certa flessione dell’ala anteriore, che comunque hanno tutti, non sarebbe certamente quella la chiave della nostra competitività”.
E poi, l’affondo: “Spero che in futuro ci siano ancora più di queste storie. Significa che continueranno a guardare dalla parte sbagliata. E per noi, è solo un vantaggio”. Il grande Julio Velasco, uomo di sport e di metafore, diceva che “chi vince festeggia e chi perde spiega”. In Formula 1, chi perde sospetta. E in questo clima, le chiacchiere rischiano di rivelarsi un boomerang per chi le alimenta.
Perché, al netto delle dicerie, la MCL39 ha semplicemente funzionato meglio. Progettata con rigore, sviluppata con intelligenza, è figlia di un lavoro tecnico – guidato da Rob Marshall, ex Red Bull – che ha lasciato il segno. Aerodinamica, sospensioni, bilanciamento: tutto gira. E nessuna commissione federale ha mai messo in discussione la regolarità del progetto.
McLaren, Stella: “Aumenteremo la velocità in curva”
Stella, ex uomo Ferrari, rilancia con una punta di sarcasmo: “In tanti anni in Formula 1 ho imparato che bisogna guardare se stessi. Quando ti distrai troppo per vedere cosa fanno gli altri, è un segnale d’allarme. È il momento in cui devi tornare in fabbrica e rimetterti sotto”. E aggiunge, con ironia tagliente: “Vorrei dare una risposta sbagliata così da confondere i nostri rivali. Ma temo di aver detto la cosa giusta… Magari li ho pure aiutati”.
Dal GP di Spagna entrerà in vigore una direttiva tecnica che impone limiti più stringenti sulla flessibilità delle ali. Gli avversari sperano che questo cambi qualcosa. Forse, nel loro mondo ideale, la McLaren inizierà a zoppicare. Ma Stella, ancora una volta, taglia corto: “A Miami abbiamo mostrato i nostri punti di forza, ma sappiamo che piste come Jeddah o Suzuka raccontano un’altra storia”.
La soluzione? Continuare a sviluppare. “La MCL39 è competitiva, ma nessuno resta fermo. Aggiorneremo la vettura per renderla più adatta a una gamma più ampia di condizioni e aumentare la velocità in curva. Non ci fermeremo ad aspettare”.
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