
Formula 1, nel suggestivo scenario di Spa-Francorchamps, le prove libere 1 del GP del Belgio offrono un verdetto ormai familiare: McLaren in vetta, Ferrari in affanno. Il dominio del team di Woking si consolida, mentre in casa Maranello si deve registrare un distacco che si fa sempre più pesante, anche solo rispetto al podio virtuale del venerdì.
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— Tuttosport (@tuttosport) July 25, 2025
A svettare in cima alla classifica è Oscar Piastri, che chiude il turno con un tempo mostruoso: 1:42.022. L’australiano mette in riga tutti, a partire da Max Verstappen, secondo a +404 millesimi, e il compagno di squadra Lando Norris, terzo a +504. Non ci sono dubbi: la McLaren è al momento la macchina da battere, tanto sul giro secco quanto sul passo gara.
Alle loro spalle, George Russell ottiene il quarto crono con la migliore delle Mercedes, staccato di 576 millesimi. Charles Leclerc salva l’onore della Ferrari ma non può sorridere: è quinto, ma a 906 millesimi da Piastri. Una distanza che racconta bene le difficoltà croniche della Rossa, incapace di trovare continuità e prestazioni in linea con i migliori.
Da segnalare anche il buon sesto tempo di Andrea Kimi Antonelli, autore di una prova solida che lo colloca davanti a Lewis Hamilton, solo settimo a oltre un secondo dalla vetta. Aston Martin torna a farsi vedere con Stroll ottavo e Alonso nono, mentre chiude la top ten il giovane Isack Hadjar con la Racing Bulls.
Appena fuori dai primi dieci le due Williams di Sainz e Albon, seguite dalle Sauber di Bortoleto e Hulkenberg. Lawson chiude quindicesimo, mentre in coda troviamo una nutrita pattuglia di piloti in difficoltà, tra cui spicca il nome di Yuki Tsunoda, deludente con la Red Bull.
Il distacco da Piastri, per Leclerc, è quasi un secondo pieno. Sainz, invece, fuori dalla top ten. Maranello non può ignorare questi numeri. Mentre le rivali aggiornano, migliorano, corrono, la Ferrari arranca, affidandosi più alle doti dei suoi piloti che a una reale competitività del mezzo.
Il ritmo da prime posizioni per le Rosse sembra sempre più un miraggio. Il weekend è appena iniziato, ma le indicazioni sono chiare: la McLaren è solida, Red Bull è presente, Mercedes e Aston Martin crescono. E la Ferrari? Per ora, si aggrappa all’abilità dei suoi piloti.
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