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Esplode petroliera in Italia, poi spunta l’ipotesi agghiacciante – La nave che batte bandiera di Malta è ferma da venerdì notte con uno squarcio nello scavo. E sul caso indagano la Dda, l’antiterrorismo e l’intelligence. Sembra che l’esplosione della petroliera Seajewel nel porto di Vado Ligure nel Savonese non sia stato un incidente. Prende infatti corpo l’ipotesi di un’azione volontaria. (continua a leggere dopo le foto)
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Esplode petroliera in Italia, poi spunta l’ipotesi agghiacciante
La Procura di Savona ha aperto un fascicolo per accertare le cause dell’esplosione. Secondo gli inquirenti a causare lo squarcio della petroliera Seajewel sarebbe stato un ordigno, forse un residuo bellico, proprio per la natura della falla: le lamiere della nave piegate verso l’interno, senza contare che nell’area circostante sono stati rinvenuti diversi pesci morti. Al momento gli investigatori non confermano però alcuna ipotesi o pista precisa. (continua a leggere dopo le foto)
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Esplosione della petroliera Seajewel nel porto di Vado Ligure: indagini sullo squarcio nello scafo
Si parla di uno squarcio di un metro e mezzo alto 50 centimetri, nello scafo esterno, con le lamiere rivolte verso l’interno. E si allunga così l’ombra dell’attentato sul caso della Seajewel. E sono al lavoro i sub della Marina Militare sulla petroliera per far luce su quanto accaduto. “Di sicuro c’è stata almeno un’esplosione con conseguente danneggiamento allo scafo potrebbe essere stata determinata sia da un ordigno sia da fatti accidentali, ma al momento ci sono anomalie per quest’ultima ipotesi” conclude il magistrato”, ha spiegato il procuratore Ubaldo Pelosi.
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