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David Rossi, è svolta nell’inchiesta: cosa hanno scoperto

david rossi

Ci sarebbe una svolta nelle indagini sulla morte di David Rossi, l’ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra del suo ufficio al terzo piano del palazzo Rocca Salimbeni il 6 marzo 2013. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il killer si sarebbe autoaccusato dell’omicidio. (Continua…)

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La morte di David Rossi

La morte di David Rossi, ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, è avvenuta a Siena il 6 marzo 2013. L’uomo venne trovato morto sulla strada su cui si affacciava il suo ufficio presso Rocca Salimbeni. L’episodio avvenne poco dopo l’inizio delle indagini della Guardia di Finanza, che il 19 febbraio 2013 aveva perquisito il suo ufficio e la sua abitazione, oltre a quelle dell’ex presidente e dell’ex direttore generale di Rocca Salimbeni, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni. Rossi però non era indagato. (Continua…)

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Le indagini

Sulla vicenda della morte di David Rossi ha indagato la Procura di Siena. Inizialmente è stata percorsa l’ipotesi del suicidio, ma molti elementi non sono mai stati chiariti. Tra le dodici telecamere presenti, infatti, soltanto da una sono stati presi dei video per accertare i fatti. Adesso, a distanza di anni, potrebbe esserci una nuova svolta nelle indagini. Il presunto killer di David Rossi, infatti, si sarebbe autoaccusato. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera. (Continua…)

La svolta

Potrebbe arrivare una svolta nell’inchiesta sulla morte di David Rossi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Giandavide De Pau, 51enne che nel 2022 ha ucciso tre donne nel quartiere Prati di Roma, si sarebbe autoaccusato dell’omicidio. L’ex autista del boss della camorra trapiantato a Roma, Michele Senese, avrebbe reso una confessione a due ufficiali di polizia giudiziaria nel carcere di Regina Coeli. Al momento, però, non c’è alcuna conferma ufficiale. Il legale di De Pau, l’avvocato Alessandro De Federicis, ha chiesto che i due agenti vengano ammessi al dibattimento in qualità di testimoni. “Sappiamo che, a un mese dalla morte di David, questa persona si faceva fotografare in compagnia di Senese, un boss che controllava una batteria di calabresi: chiediamo di accertare i fatti e ci diciamo preoccupati per non aver saputo nulla di tutto ciò”, affermano in una nota i legali della famiglia di David Rossi.