A San Siro l’Inter vince, ma non brilla. Contro il Kairat arrivano tre punti fondamentali in Champions League, ma anche segnali di allarme evidenti. La squadra di Chivu gioca con eccessiva superficialità, lasciando agli avversari kazaki più spazio e fiducia del dovuto.
#InterKairat, #CarlosAugusto Player of The Match della #UEFA: "Forte in difesa e ha segnato un gol decisivo" https://t.co/vHn2GsuPL2
— FcInterNews.it (@FcInterNewsit) November 6, 2025
Doveva essere una goleada, è diventata invece una partita tirata, gestita con leggerezza e chiusa solo nel finale, tra errori sotto porta e distrazioni difensive da matita rossa. Il bicchiere per Chivu è più vuoto che pieno. Le note positive si limitano al ritorno in campo, dopo 36 giorni, di Thuram e ai tre punti che mantengono vivo il cammino europeo.
Per il resto, le amnesie difensive e la scarsa concentrazione preoccupano. Il gol di Arad, nato da un campanile nell’area piccola con Dumfries immobile a guardare l’avversario, è l’emblema di una serata da dimenticare sul piano dell’attenzione. (continua dopo la foto)

In Europa, finora, il percorso resta impeccabile, ma il calendario in arrivo è da brividi: Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund saranno avversari di ben altra consistenza. Serviranno almeno quattro punti per accedere direttamente agli ottavi di finale, un obiettivo alla portata solo se la squadra cambierà atteggiamento e ritroverà la concentrazione perduta.
Inter, la necessità di ritrovare la rotta
Sul fronte offensivo qualcosa si muove. Lautaro Martínez ha segnato ancora in Champions, firmando il suo quarto gol stagionale. Buono l’impatto di Bonny, mentre Esposito ha alternato spunti interessanti a ingenuità che rientrano nel processo di crescita.
La notizia migliore resta però il rientro di Thuram, che ha ritrovato il campo e messo minuti preziosi nelle gambe. L’obiettivo ora è reagire subito in campionato: contro la Lazio serviranno non solo i punti, ma anche un cambio di mentalità.
Andare alla sosta con più certezze e meno pensieri dipende da questo. Perché vincere con il Kairat è servito alla classifica, ma non ha nascosto il problema più grande: un’Inter distratta, che sembra avere qualche problema di concentrazione e dipende ancora troppo dai suoi titolari.
Leggi anche:
- Juventus, per Vlahovic si apre la porta del rinnovo: il piano per tenerlo
- Champions League, Inter in testa, Atalanta in ripresa e le altre in difficoltà: la situazione delle italiane