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Calcio italiano in lutto: addio alla leggenda

Antonio Rosellini, il decano degli agenti FIFA che ha scritto la storia del calcio italiano, ci ha lasciato. Avrebbe compiuto 90 anni a gennaio, ma oggi dobbiamo dire addio a una figura leggendaria. La sua passione per il calcio e il suo ruolo chiave negli anni ’80 nel trasferimento di grandi talenti in Italia hanno reso Rosellini una figura iconica. Ecco un piccolo ricordo della sua vita straordinaria e il contributo ineguagliabile al mondo del calcio.

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E’morto Antonio Rosellini

Antonio Rosellini è stato l’artefice di importanti acquisizioni per il calcio italiano degli anni ’80. Il suo contributo ha plasmato molte squadre di Serie A e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio italiano. Junior per il Torino, Falcao e Cerezo per la Roma, e non dimentichiamo Antonio Portaluppi per i giallorossi, Careca e Alemao al Napoli. Rosellini è stato il mago dei trasferimenti, portando talento brasiliano in Italia e contribuendo al successo delle squadre italiane. Rosellini ha iniziato la sua carriera nel calcio come direttore sportivo del Foligno negli anni ’60 e ’70. Qui, ha raggiunto l’apice con la promozione dalla Serie C2 alla C1, guidato dal tecnico laziale, Alberto Mari. Dopo questa esperienza, il suo percorso lo ha portato dal Foligno al Brasile, dedicandosi completamente al mondo del calcio. Prima di immergersi nel calcio, Rosellini aveva lavorato nelle assicurazioni con Zurigo e alla SIAE. Queste esperienze gli hanno fornito una solida base che ha contribuito al suo successo.

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Il legame con Foligno e il Brasile

Antonio Rosellini era profondamente legato a Foligno, la sua città natale. Anche quando trascorreva mesi in Brasile, durante l’estate, tornava a Foligno, sempre in sella alla sua bicicletta, con un fascio di giornali sottobraccio. La sua dedizione alla città e la sua connessione con il Brasile erano palpabili. Era un punto di riferimento per gli eventi calcistici e le amichevoli, con il Milan come squadra di punta negli anni ’70. La sua influenza si estendeva ben oltre le sue responsabilità di agente FIFA. La sua presenza ha avuto un impatto significativo sulla scelta di Gubbio come sede del ritiro della squadra verdeoro del Brasile in vista del mondiale Italia ’90. Il Brasile ha riconosciuto il valore di Rosellini e ha scelto l’Italia come luogo di preparazione per il torneo.