
Ancelotti, per mettere fine alla telenovela sul suo futuro è servita una sconfitta: quella subita nel “clasico” contro il Barcellona al termine di una gara bellissima e vibrante. E ora il colpo è servito. Dopo settimane di voci, indiscrezioni e attese spasmodiche, il Brasile ha sciolto le riserve e annunciato quello che è un accordo storico.
#Ancelotti prepara l’esordio: contro l’Ecuador la sua prima volta da CT del #Brasile 🇧🇷 https://t.co/A90gO9xc5v
— GOAL Italia (@GoalItalia) May 12, 2025
Carlo Ancelotti, 65 anni, sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale verdeoro a partire da giugno. Un matrimonio tra due colossi: da un lato la squadra più titolata al mondo, dall’altro l’allenatore più vincente della storia del calcio moderno.
La CBF, la Federcalcio brasiliana, ha bruciato tutti sul tempo, ufficializzando l’ingaggio di Ancelotti prima ancora che il tecnico dicesse addio ufficialmente al Real Madrid. Il contratto lo legherà al Brasile fino alla fine del Mondiale 2026, con un debutto previsto nelle due sfide di qualificazione contro Ecuador e Paraguay.
Il tono del comunicato è quasi solenne: “Portare Carlo Ancelotti alla guida del Brasile è più di una decisione strategica. È una dichiarazione al mondo della nostra determinazione a riconquistare il primo posto sul podio”. Non è solo un investimento tecnico, è un segnale: il Brasile vuole tornare a dominare, e per farlo si affida a chi ha dominato l’Europa. Mai, prima d’ora, un allenatore italiano aveva raggiunto un traguardo simile.
Carlo Ancelotti, un’avventura unica per un tecnico italiano
Nato a Reggiolo, Ancelotti entra nella storia anche per meriti oggettivi. È l’unico ad aver vinto i cinque principali campionati europei: Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga e Liga. Ha sollevato 5 Champions League, un record assoluto. Solo con il Real Madrid ha conquistato 15 trofei, tra cui 5 Supercoppe europee.
Il comunicato brasiliano non dimentica i ringraziamenti al club spagnolo e al presidente Florentino Perez: “Ci congratuliamo con il Real Madrid per la sportività e la collaborazione dimostrate nel consentire ad Ancelotti di aprire questo nuovo capitolo.” Il tono, stavolta, è di rispetto reciproco. Un addio senza polemiche, per un passaggio di testimone che profuma di leggenda.
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