Il recupero Fiorentina-Inter comincia con una rimessa in gioco. Un evento insolito, come è insolito che una partita inizi dal 17′ del primo tempo, cioè da quel drammatico minuto in cui Riccardo Bove si era accasciato esanime a terra. Oggi l’ex centrocampista della Roma per fortuna sta bene ed è fra gli spettatori del match, al suo posto la Fiorentina ha preso Folorunsho che però, non essendo in rosa al tempo della partita interrotta, non può essere in campo.
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— Theonetv (@TheOnetv7) February 6, 2025
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La gara entra subito nel vivo grazie ai nerazzurri che pressano alti. La squadra di Inzaghi ha assolutamente bisogno dei tre punti per non perdere terreno dal Napoli, ma anche i Viola puntano a rafforzare la loro posizione fra le squadre che lottano per i posti Champions. Nonostante il predominio territoriale, l’Inter non riesce a creare grandi opportunità, mentre la squadra di Palladino si rende molto pericolosa in almeno due occasioni.
La partita gira su quattro episodi. Prima Lautaro, al 20′, calcia bene da lontano ma De Gea devia abbastanza comodamente in angolo. Dieci minuti dopo l’Inter segna con Carlos Augusto che devia in rete un tiro di Chalanoglu, ma il terzino brasiliano è di un metro in fuorigioco e il gol viene annullato. E qui sparisce l’Inter e si scatena la Fiorentina.
La difesa nerazzurra si fa trovare fuori posizione in due occasioni. Nel primo caso, il Franchi è già pronto a esultare quando Bastoni si perde Kean e il centravanti può colpire di testa completamente solo a tre metri dalla porta. Ma non riesce ad angolare la traiettoria e Sommer, con un gran riflesso, riesce a respingere. Poi Dodò si trova solo in area sulla destra ma schiaccia troppo il tiro. Inter graziata.
Inzaghi decide di non cambiare niente nonostante le avvisaglie ci fossero tutte e in questo mostra il suo grande limite: l’assenza dl famoso “piano B” quando gli avversari riescono a bloccare Lautaro e compagni tatticamente. Così la partita prosegue con lo stesso copione e l’Inter va inevitabilmente a picco, oltretutto senza mai tirare in porta.
La Fiorentina domina, Inter in caduta libera
La Fiorentina passa meritatamente al 60′ con Ranieri che approfitta di una clamorosa dormita di un Frattesi gravemente insufficiente anche stasera e di sinistro infila nell’angolino. L’Inter continua con un possesso palla completamente sterile e si espone al contropiede. Inzaghi non apporta alcun correttivo e non fa cambi, e la conseguenza è persino logica: ripartenza viola, cross e Kean di testa la piazza nell’angolino (con la complicità di Sommer).
A quel punto la panchina nerazzurra si sveglia all’improvviso e Inzaghi opera tre cambi, inserendo Di Marco, Barella e Arnautovic. Ma l’Inter ormai è completamente in bambola e i cambi sul 2-0 finiscono persino per peggiorare le cose. E al 90′ sull’ennesimo contropiede Kean realizza un 3-0 che premia una bellissima Fiorentina con pieno merito, e apre una serissima riflessione sull’Inter.
I nerazzurri sono apparsi stanchissimi, monotematici e privi di alternative tattiche. In molti, di fronte all’immobilità della società sul mercato di Gennaio, si erano domandati se non fosse molto azzardato non rinforzare la squadra in vista di un finale di stagione estremamente complesso. E a vedere quello che è successo stasera, i dubbi degli scettici pesano come macigni.
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