Virgil van Dijk è un simbolo del difensore moderno: tecnico, carismatico e dominante. La sua ascesa dai campi delle leghe minori olandesi alla vetta del calcio mondiale è una storia di determinazione e talento puro. Ripercorriamo la carriera di Van Dijk, dalle umili origini al ruolo di leader indiscusso del Liverpool, analizzando il suo palmarès e le sue caratteristiche tecniche.
Un inizio difficile
Virgil van Dijk nasce a Breda, nei Paesi Bassi, l’8 luglio 1991. Cresce in una famiglia semplice, con un’infanzia segnata da ostacoli che ne rafforzano il carattere. Non viene considerato tra i migliori prospetti della sua generazione e, nonostante un passaggio nelle giovanili del Willem II, la sua crescita è inizialmente lenta.
Il Groningen è la prima squadra a credere realmente in lui. Qui, Van Dijk si forma come giocatore, alternando ruoli difensivi e offensivi grazie alla sua versatilità. Nonostante un fisico imponente già evidente, non si distingue solo per la forza ma anche per l’eleganza nel tocco di palla. Debutta in prima squadra nel 2011 e, con prestazioni sempre più solide, attira l’attenzione degli scout internazionali. Nel 2013 arriva la chiamata del Celtic, il club che segnerà il primo vero salto nella sua carriera. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Con il Celtic, Van Dijk inizia a farsi conoscere in Europa. In Scozia dimostra anche una sorprendente capacità di segnare, spesso su calci piazzati. Nel 2015 approda in Premier League con il Southampton, la squadra che ne affina ulteriormente le qualità tattiche e lo proietta sotto i riflettori dei top club europei.
Il Liverpool di Klopp
L’evento chiave nella carriera di Van Dijk arriva nel gennaio 2018, quando il Liverpool investe ben 75 milioni di sterline per portarlo ad Anfield. Una cifra record per un difensore, che suscita non poche critiche iniziali. Ma in campo, il centrale difensivo non tarda a dimostrare il suo valore. Dal momento del suo debutto, la difesa dei Reds cambia radicalmente: ciò che prima era un reparto vulnerabile si trasforma in una delle linee più solide del mondo.
Sotto la guida di Jürgen Klopp, l’olandese diventa il perno di una squadra che punta al vertice del calcio europeo. La sua leadership è immediatamente evidente, tanto quanto la sua capacità di organizzare il reparto arretrato. La sua abilità di lettura del gioco, unita alla velocità e alla potenza fisica, rende quasi impossibile superarlo in uno contro uno. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La stagione 2018-2019 è il capolavoro della sua carriera. Van Dijk guida il Liverpool alla vittoria della Champions League e sfiora il titolo di Premier League, chiudendo con un’incredibile media punti. In quella stagione, non viene dribblato nemmeno una volta, un dato che sottolinea il livello della sua prestazione. Nel 2019-2020 arriva finalmente il trionfo in Premier League, con un Liverpool che domina il campionato dopo trent’anni di attesa. Van Dijk è il simbolo di quel successo, il giocatore che dà sicurezza e forza a tutta la squadra.
Anche dopo un grave infortunio al ginocchio subito nel 2020, che lo tiene lontano dai campi per quasi un anno, il giocatore torna con la stessa autorità. I Reds gli hanno assicurato un rinnovo contrattuale a più di 9 milioni di euro a stagione, con scadenza nel giugno 2025. Le parti sono in trattativa per rinnovare il contratto.
Il palmares di Van Dijk
Il trionfo più iconico è senza dubbio la Champions League conquistata con il Liverpool nel 2019, al termine di una campagna europea spettacolare. Quella stessa stagione gli vale il riconoscimento di miglior giocatore UEFA, un premio che raramente viene assegnato a un difensore. Nello stesso anno, Van Dijk si piazza secondo nella corsa al Pallone d’Oro, dietro solo a Lionel Messi.
A livello nazionale, l’olandese ha vinto la Premier League, un titolo tanto agognato dai tifosi del Liverpool, e numerosi trofei con il Celtic, tra cui due Scottish Premiership e una Scottish Cup. Ha anche contribuito ai successi in altre competizioni, come il Mondiale per Club FIFA e la Supercoppa UEFA, entrambi vinti nel 2019. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Con la nazionale olandese, il difensore è stato il capitano di una squadra in rinascita, portandola a giocarsi una finale di Nations League nel 2019. Sebbene gli manchi ancora un grande trofeo con l’Olanda, il suo ruolo di leader è innegabile, e resta uno dei pilastri della selezione.
Caratteristiche tecniche
Parlare di Virgil van Dijk significa descrivere il prototipo del difensore moderno. La sua prima qualità è senza dubbio la presenza fisica: alto 193 cm e con una struttura muscolare impressionante, è un colosso capace di dominare nei duelli aerei sia in difesa che in attacco. Ma ridurlo a un giocatore solo fisico sarebbe un errore. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Van Dijk si distingue anche per la tecnica con la palla. La sua capacità di giocare dal basso è fondamentale per le squadre in cui ha militato, in particolare per il Liverpool di Klopp, che richiede ai difensori centrali di partecipare alla costruzione del gioco. I suoi lanci lunghi, precisi e potenti, sono spesso il punto di partenza per le azioni offensive dei Reds.
Un’altra caratteristica essenziale è la velocità. Nonostante la sua stazza, Van Dijk è sorprendentemente rapido, il che gli consente di recuperare sugli attaccanti avversari anche in contropiede. Inoltre, la sua lettura del gioco è eccezionale: sa sempre dove posizionarsi per intercettare passaggi o bloccare tiri.
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