Sono molti a sostenere – a ragion veduta – che Carmelo Anthony sia stato uno dei migliori giocatori di basket ad aver mai messo piede su un parquet NBA. Uno dei migliori cestisti della sua generazione, che ha fatto della fase offensiva il suo vero marchio di fabbrica. E’ decimo nella classifica dei migliori marcatori NBA di sempre. L’unico neo nella sua lunga carriera? Non aver mai vinto un anello. Ma andiamo a scoprire di più su Carmelo Anthony, il cestista più medagliato della storia.
La carriera
Carmelo Anthony nasce a Brooklyn il 29 Maggio 1984. Cresce a Baltimora, nel Maryland, e la vita lo mette subito di fronte a momenti difficili. Quando ha 2 anni, suo padre Carmelo Iriarte muore per un’insufficienza epatica. La cura del piccolo e dei suoi tre fratelli maggiori è affidata alla madre Mary, che portava il cibo a tavola lavorando come domestica. Anthony inizia a giocare a pallacanestro in giovane età. Dopo essere stato tagliato dalla squadra del liceo come matricola inizia ad applicarsi seriamente per migliorare il suo gioco. La seconda stagione cresce di altri cinque centimetri e diventa presto una piccola star locale. Gli allenatori universitari di tutto il Paese lo notano e al terzo anno Anthony passa a giocare per la Syracuse University. Piano piano Anthony ha migliorato i suoi rendimenti e il suo gioco, diventando il giocatore di basket liceale più quotato del Paese. Nell’autunno del 2002 passa ufficialmente a Syracuse e lì si adatta rapidamente al gioco universitario. Guida gli Orangemen al primo campionato nazionale con una vittoria sulla favorita Università del Kansas e a fine stagione viene nominato Most Outstanding Player del torneo. Nella primavera successiva, dichiara di essere pronto a diventare professionista e quindi eleggibile per il draft NBA del 2003.
Statistiche e palmares
Carmelo Anthony è la prima scelta assoluta dei Denver Nuggets al Draft del 2003. La prima stagione va molto bene e macina subito ottime cifre, chiudendo l’anno come secondo miglior rookie della Lega dopo Lebron James. Durante la stagione da rookie 2003-04, il diciannovenne Anthony viene nominato nella squadra All-Rookie, con una media di 21 punti e 6 rimbalzi a partita. Nel 2007 partecipa alla sua prima partita All-Star e negli anni successivi entra in diverse squadre All-Star. Il 10 dicembre 2008, in una partita contro Minnesota, Anthony ha pareggiato un record NBA segnando 33 punti in un solo quarto.
In otto stagioni a Denver, Anthony si afferma come uno dei migliori attaccanti in circolazione. I Nuggets riescono a raggiungere diverse volte i Playoff, ma Melo non riesce ad andare mai oltre le Finali di Conference. Nel 2011 decide di non rinnovare con Denver e viene ceduto ai New York Knicks. Nella Grane Mela diventa presto l’uomo simbolo e il leader della squadra. Sceglie la numero 7 e nella stagione 2012-2013 è trascinatore nella migliore annata dei Knicks: vince il premio di miglior marcatore stagionale dell’intera NBA e chiude al secondo posto nella corsa all’MVP.
Nell’estate 2017 lascia New York e avvia la parabola discendente della sua carriera: passa ai Thunder, ma la sua avventura a Oklahoma dura solo una stagione. Viene ceduto agli Hawks, per poi essere subito tagliato. Dopo due settimane venne firmato dagli Houston Rockets. Nonostante la presenza del suo vecchio coach D’Antoni e di un compagno forte come Harden, Anthony fallisce anche questa esperienza e dopo soli due mesi viene messo fuori rosa per incompatibilità con il sistema di gioco. Viene ceduto ai Chicago Bulls, ma non gioca neanche una partita. Nel novembre 2019 firma coi Portland Trail Blazers. Anthony annuncia il suo ritiro dalla pallacanestro il 22 maggio 2023, dopo 19 stagioni nella NBA. “È arrivato il momento di dire addio… al gioco che mi ha dato uno scopo e un orgoglio“.
I record
E’ vero, Carmelo Anthony non ha mai vinto un titolo NBA. E’ stato però in grado di collezionare diversi record e di lasciare comunque un segno indelebile nella storia del basket americano. E’ il miglior marcatore della storia della Nazionale USA e anche il cestista più medagliato della storia dei Giochi Olimpici. Dopo il bronzo di Atene 2004, ha vinto tre ori consecutivi in tre olimpiadi (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016). Ma non è finita qui.
Ha vinto un bronzo ai Mondiali del 2006 e un oro ai Campionati Americani di Las Vegas 2007. Anthony è il migliore di sempre in quanto a punti segnati nel minor tempo alle Olimpiadi (37 in 14 minuti) e anche per quanto riguarda i punti segnati da un giocatore americano in una partita di un Mondiale (35 contro l’Italia). Nella stagione 2013-14 ha raggiunto anche un altro record: con 62 punti segnati contro i Bobcats ha messo a segno la prestazione più prolifica di sempre sia nella storia della franchigia che in quella del Madison Square Garden.
La carriera da attore
Dopo un fidanzamento di circa sei anni, Anthony ha sposato l’attrice La La Anthony nel 2010. Insieme hanno avuto un figlio, Kiyan, prima del matrimonio. La cerimonia del matrimonio è stata filmata da VH1 e trasmessa come parte di una serie reality sulla coppia, intitolata “La La’s Full Court Wedding“. La vita della coppia è stata raccontata anche nella serie di proseguimento, “La La’s Full Court Life”. Si sono poi separati nel 2017 e hanno ufficialmente avviato le procedure di divorzio nel giugno 2021.
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