La Fiorentina perde ancora e il pubblico del Franchi fischia e rumoreggia, in una serata che peggiora una crisi che non ha ancora trovato sbocchi. L’AEK Atene passa 1-0 grazie al gol di Gacinovic, ma il risultato racconta solo una parte del malessere che avvolge la squadra di Paolo Vanoli. Due reti annullate, occasioni divorate e una tensione palpabile hanno reso il post-partita incandescente.
La Fiorentina cade in casa con l’AEK Atene: l’ex Cagliari Marin illumina il centrocampo greco https://t.co/oeiZuh2cIC #casteddu #calcio #cagliari
— calciocasteddu.it (@Calcio_Casteddu) November 28, 2025
Il successo manca dal 23 ottobre e ogni partita diventa una salita sempre più ripida. Contro l’AEK la Fiorentina ha creato, spinto, protestato, ma senza raccogliere nulla. La rete di Gacinovic nel primo tempo ha indirizzato la partita e i viola non sono riusciti a raddrizzarla nemmeno nei momenti di maggiore pressione, complici due gol annullati e l’imprecisione sotto porta. (continua dopo la foto)

I fischi finali hanno certificato una frattura che non riguarda solo i risultati, ma un ambiente che si sta sfaldando: lo spogliatoio vive una fase complicata, il nuovo tecnico si ritrova davanti una montagna più ripida di quanto immaginasse e la squadra appare fragile, mentalmente prima ancora che tecnicamente.
La parte più calda della serata arriva dopo il triplice fischio. Edin Dzeko, visibilmente irritato, si presenta ai microfoni e spara parole pesanti, indirizzate ai tifosi viola. “Facciamo c****e, stiamo facendo male, magari non ci meritiamo questa maglia, ma se giochiamo a calcio voglio che i tifosi ci aiutino, non che fischino a ogni palla persa”, ha detto l’attaccante.
Il bosniaco ha insistito sul concetto di unità: “È difficile, se si fa questa cosa insieme dobbiamo uscirne insieme. Domani magari io non ci sono più, ma questi ragazzi si meritano un pochino di più. Durante la partita serve più sostegno”. Un messaggio diretto e non proprio diplomatico, che riflette la frustrazione di un gruppo in evidente sofferenza. (continua dopo la foto)

Anche Paolo Vanoli non ha nascosto la preoccupazione. Il tecnico ha parlato di una squadra schiacciata dal contesto, incapace di reagire davanti alla prima difficoltà. “Bisogna lavorare sulla testa, questi giocatori hanno una grande pressione addosso. Dobbiamo imparare a fare le cose semplici e quello che mi dà fastidio è che a ogni piccolo errore si abbassa la testa”.
Secondo Vanoli, la partita si poteva ancora rimettere in piedi, ma manca la spinta collettiva: “Tutti devono dare qualcosa in più per il compagno e per la squadra”. Il tecnico ha poi ammesso di essere preoccupato ieri, oggi e anche per il futuro: un’angoscia che fotografa perfettamente la situazione.
La Fiorentina continua a camminare nel buio. L’AEK l’ha svegliata da un’illusione durata poche ore, dopo il buon pareggio con la Juventus, mentre fischi e dichiarazioni al vetriolo confermano che la strada, oggi, è più che mai in salita.
Leggi anche:
- Napoli senza pace, un nuovo infortunio frena i piani di Antonio Conte
- Inter, Chivu stavolta non le manda a dire: chi finisce nel mirino