
Il malcontento di Igor Tudor dopo il mercato estivo della Juventus è evidente. L’allenatore bianconero non è stato ascoltato nella scelta dei giocatori da acquistare, e ha lasciato trasparire la sua insoddisfazione in più di un’occasione. Tanto che i suoi rapporti con Comolli e con la dirigenza, a quanto si dice, sono già logori.
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— Giovanni (@hes_jhn) October 21, 2025
Tra investimenti milionari e acquisti che non stanno rendendo quanto sperato, il tecnico croato si ritrova a dover gestire una squadra che non ha potuto plasmare secondo le sue idee. L’ultima frase sibillina sulla squadra del Como, in conferenza stampa, è la prova di un malcontento difficile da nascondere: “Fabregas ha potuto scegliere i suoi giocatori“, la sintesi del discorso del tecnico bianconero.
Il più discusso è senza dubbio Lois Openda, acquistato per 44 milioni dal Lipsia. L’attaccante belga, al cui arrivo Tudor avrebbe preferito il ritorno di Kolo Muani, ha giocato solo 204 minuti e non si è ancora sbloccato sotto porta. Le due partite da titolare con Atalanta e Borussia Dortmund non hanno convinto, e il mancato ingresso a Como è un chiaro segnale che qualcosa non funziona.
Altro punto dolente è Jonathan David, arrivato da svincolato con un ingaggio da 6 milioni netti, secondo solo a Dusan Vlahovic. Dopo un inizio promettente, le continue rotazioni con Vlahovic e Openda hanno tolto sicurezza all’attaccante canadese. In otto presenze tra Serie A e Champions ha totalizzato un gol e un assist, ma Tudor gli darà fiducia per farne l’arma principale nelle prossime partite, a partire dal Bernabeu.
Juventus, un mercato poco funzionale a Tudor
Anche Edon Zhegrova, reduce da mesi di inattività, è stato impiegato solo per 36 minuti in tre spezzoni, mentre Joao Mario ha trovato poco spazio in campo. Il portoghese, arrivato come alternativa di fascia, è stato finora poco utilizzato, costringendo Tudor a utilizzare Pierre Kalulu esterno. Il valore dei giocatori non è in discussione, ma le limitazioni fisiche e tattiche ne riducono l’impatto immediato.
Il mercato bianconero, tra cifre importanti e scelte discusse, mette Tudor davanti a un bivio: sfruttare le risorse a disposizione o continuare a lamentarsi per una rosa non costruita secondo le sue indicazioni.
Tra Openda, David, Zhegrova e Joao Mario, il croato dovrà trovare rapidamente soluzioni tattiche, per non compromettere una stagione in cui la Juventus aspira a tornare competitiva ai massimi livelli. La sensazione è che la polvere del mercato non sia stata spazzata via, e che le prossime partite saranno decisive per stabilire se il rapporto tra allenatore e club continuerà.
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