
La Juventus sta vivendo un avvio di stagione segnato da alcune difficoltà nel reparto di centrocampo, vero ago della bilancia per il gioco di Igor Tudor. In parte la questione è legata a un mancato arrivo dal mercato, dall’altra a giocatori ancora alla ricerca della forma migliore. il risultato è che i bianconeri non riescono a trovare equilibrio proprio nel reparto più nevralgico.
Dov'è #Koopmeiners? Leader fuori, fantasma in campo: ogni gol è costato alla #Juve 3,2 milioni
— I fatti nostri (@Infofatti) September 23, 2025
I fasti di Bergamo continuano a essere lontani, anche ora che il suo allenatore l’ha riportato lì, in mezzo al campo, dove lo stesso olandese ha più volte ammesso di trovarsi meglio pic.twitter.com/dzboItMnLg
Proprio in questa zona del campo stanno emergendo i problemi più evidenti, con calciatori acquistati a caro prezzo che non rendono come atteso. Il caso eclatante è quello di Teun Koopmeiners. L’olandese si sta trasformando da grande investimento a scommessa persa.
Come già accaduto nella scorsa stagione, Koopmeiners continua a deludere. L’olandese, arrivato per oltre 60 milioni di euro complessivi dall’Atalanta, non è ancora riuscito a esprimere il gioco mostrato a Bergamo. Tudor lo ha utilizzato nelle prime cinque gare stagionali sia come mezzala che dietro la punta, ma senza ottenere il rendimento sperato. (continua dopo la foto)

Dopo un debutto incoraggiante contro il Parma e una prova sufficiente col Genoa, il centrocampista è scivolato nell’anonimato: contro l’Inter 74 minuti opachi dietro Vlahovic e sostituzione con Adzic, in Champions League con il Borussia Dortmund discreto primo tempo ma ripresa disastrosa con responsabilità sul gol di Nmecha, fino all’ennesima prestazione opaca contro l’Hellas Verona.
Koopmeiners appare spaesato e senza ruolo fisso, incapace di reggere il ritmo e il pressing degli avversari. I tifosi hanno già espresso il loro malcontento, con fischi e commenti duri sui social. Igor Tudor, dal canto suo, continua a ribadire fiducia, ma il nodo rimane: l’olandese sembra oggi un corpo estraneo al progetto.
Di fronte a questa situazione, la Juventus inizia a guardarsi intorno. È tornato in auge il nome di Sergej Milinkovic-Savic, vecchio pallino bianconero. L’ex Lazio, oggi all’Al Hilal di Simone Inzaghi, ha il contratto in scadenza a giugno e potrebbe liberarsi per una cifra contenuta. La volontà del giocatore di tornare in Europa rafforza la possibilità di un affare già a gennaio, un colpo che darebbe sostanza e qualità al centrocampo juventino.
Il confronto con il serbo è impietoso: Milinkovic-Savic, già cercato più volte dalla Juventus, porterebbe l’esperienza e la fisicità che a oggi mancano in mezzo al campo. Koopmeiners invece rischia di restare un “oggetto misterioso”. Il club è a un bivio: tentare ancora il recupero dell’olandese o programmare la sua cessione in estate, destinando risorse al mercato. (continua dopo la foto)

Dopo l’inizio del campionato, la situazione resta fluida ma carica di tensione. La Juventus sa che la stagione dipenderà anche dalla capacità di correggere i problemi in mezzo al campo, vero cuore del progetto tecnico di Tudor. Se Koopmeiners non cambierà marcia, il rischio di un divorzio già nella sessione invernale o nella prossima estate appare sempre più concreto.
In questo contesto il mercato diventa l’unica via per rafforzare una mediana in affanno, mentre il tecnico croato dovrà trovare al più presto un sistema di gioco che dia certezze ai suoi uomini. La partita si gioca a centrocampo: senza un cambio di passo, la Juve rischia di compromettere il suo enorme potenziale offensivo.
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