
Milan, la stagione è finita senza nemmeno la piccola consolazione della Coppa Italia e la situazione è complessa. Niente Champions League, il che provoca problemi non solo dal punto di vista del prestigio, ma soprattutto sul lato economico. Il club esce ammaccato, zoppicante e ora rischia di doversi spogliare dei suoi pezzi più pregiati prima di rifondare.
City forte su Reijnders, pronta l’offerta🚨
— Spazio_Milan (@MilanSpazio) May 17, 2025
Dell’interesse del club per il centrocampista olandese, ne aveva già parlato Romano: adesso però spuntano le cifre🔥
Sarebbe di 55 milioni la prima offerta, ma i Citizens potrebbero spingersi fino a 70 👀#AcMilan #City #Reijnders pic.twitter.com/DmzRidAUZF
Tra questi, il nome che fa più rumore è quello di Tijjani Reijnders. L’olandese è stato, senza mezzi termini, il migliore della stagione rossonera. Il solo a tenere la barra dritta mentre tutto il resto crollava. Pochi mesi fa aveva rinnovato fino al 2030: sembrava una promessa d’amore, si sta rivelando una strategia per alzare il prezzo.
Il primo squillo è già arrivato da Manchester, sponda City. Pep Guardiola vuole Reijnders e ha messo il nome dell’ex AZ Alkmaar in cima alla lista. L’offerta è importante: 55 milioni, pronti subito, ma secondo alcuni gli inglesi arriverebbero fino a 70. In viale Aldo Rossi vacillano, perché il bilancio chiama e l’Europa che conta è fuori portata. (continua dopo la foto)

Il giocatore non ha chiesto la cessione, ma l’eco della Premier arriva forte anche a Milanello. E Reijnders, per ora, ascolta. A bilancio, il suo valore a giugno sarà appena 12,3 milioni: una plusvalenza da capogiro, una tentazione pericolosa.
Il secondo nome caldo è quello di Mike Maignan. Il rinnovo da 5 milioni è fermo ai box e davanti a una proposta da 25 milioni, il portierone francese potrebbe fare le valigie. Stessa sorte per Theo Hernandez, che non accetterebbe un rinnovo al ribasso. In uscita anche uno tra Tomori e Thiaw, mentre Walker non verrà riscattato.
Addio certo per Abraham e Joao Felix, mentre Leao, Chukwueze e Jovic restano in bilico, tutto dipenderà dalle eventuali offerte e anche dalle valutazioni del nuovo allenatore. Per la panchina si apre il toto-nomi: Maurizio Sarri è in pole, tallonato da Vincenzo Italiano. Più distanti Allegri e Gasperini. Ma la vera svolta è a monte: il Milan vuole tornare a parlare italiano.
Da qui, una lista di nomi che verranno cercati fra le squadre di Serie A. In attacco si sogna Orsolini, valutato 25 milioni dal Bologna, e soprattutto Federico Chiesa, ora al Liverpool ma in procinto di tornare in patria. Si studia un prestito, ma l’ingaggio da 5 milioni è un ostacolo da limare. (continua dopo la foto)

come punta centrale piace Lorenzo Lucca, centravanti dell’Udinese, ma i friulani lo valutano ben 30 milioni. Un prezzo che il Milan non intenderebbe pagare, per cui si proverà a trattare. In difesa si seguono Comuzzo (Fiorentina), Coppola (Verona) e Leoni (Parma). A centrocampo si guarda a Pellegrini della Roma e Samuele Ricci del Torino.
C’è, come detto sin dall’inizio, una variabile che tiene tutto sospeso: l’Europa. Senza la qualificazione almeno all’Europa League, in via Aldo Rossi saranno costretti a vendere prima di comprare. Il mercato è pronto a partire, ma le incognite sono tante. E il rischio che parta Reijnders sempre più concreto: i tifosi temono che si ripeta un altro “caso Tonali”.
Il Milan, dunque, è ancora un cantiere aperto. La telenovela per il nuovo Ds non è ancora giunta alla puntata finale, la panchina sarà quasi sicuramente italiana ma non si sa ancora chi guiderà le truppe, i big – o alcuni di loro – sono sul piede di partenza. Unica cosa certa, nello spogliatoio rossonero l’anno prossimo si parlerà molto più la nostra lingua.
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