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Virtus Bologna, mercato 2025: acquisti, cessioni e ambizioni europee

La Virtus Bologna si affaccia alla stagione 2025-26 con l’obiettivo di confermare il proprio status di protagonista in Italia e di alzare l’asticella in Eurolega. Dopo la conquista del 17º Scudetto, il club bianconero ha avviato un mercato ambizioso, ma anche razionale, puntando su un mix di esperienza, talento e prospettiva. L’arrivo lampo di Luca Vildoza, annunciato direttamente dal presidente Zanetti, ha scaldato l’ambiente, così come la conferma di coach Dusko Ivanovic, pronto a ripartire da un nucleo compatto guidato da Alessandro Pajola, nuovo capitano della squadra. Il mercato in entrata non è però concluso: tra nomi già bloccati e suggestioni ancora aperte, la Virtus lavora per costruire un roster da 16 elementi in grado di reggere l’urto delle 38 partite di Eurolega. Nel frattempo, alcune uscite illustri segnalano una fase di transizione, che però non significa ridimensionamento. Al contrario, la costruzione del nuovo palasport e il rafforzamento dell’identità societaria testimoniano una progettualità a lungo termine. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

(Photo by Srdjan Stevanovic/Euroleague Basketball via Getty Images)

Gli acquisti

La Virtus Bologna ha condotto una campagna acquisti estiva tra le più solide e strutturate degli ultimi anni, confermando l’ambizione di restare ai vertici in Italia e di affrontare al meglio la competizione europea. Il colpo di maggiore impatto è senza dubbio Carsen Edwards, play/guardia con esperienza NBA ed Eurolega, reduce da una stagione importante al Bayern Monaco: il suo arrivo alza immediatamente il tasso di talento nel backcourt bianconero. Accanto a lui, l’approdo di Luca Vildoza, anche lui ex NBA ed ex Olympiacos, offre una combinazione preziosa di regia e pericolosità offensiva.

La dirigenza ha puntato forte anche sulla continuità, confermando Matt Morgan e Brandon Taylor, mentre l’arrivo dell’ala americana Derrick Alston da Manresa porta atletismo e versatilità sul fronte offensivo. A livello di italiani, spiccano i colpi Abramo Canka e Saliou Niang: giovani, esplosivi e con margini di crescita importanti, rappresentano una scommessa sul futuro ma anche una risposta alle nuove normative sui minutaggi. Il serbo Smailagić aggiunge profondità e qualità nel ruolo di lungo, mentre Karim Jallow garantisce impatto fisico e intensità. A completare il roster mancherebbe solo un ultimo tassello: un centro, da scegliere con cura tra i profili eventualmente tagliati dall’NBA. La Virtus, intanto, osserva il mercato con pazienza e intelligenza, consapevole che la base per un’altra stagione da protagonista è già ben solida.

Gli addii

La Virtus Bologna ha salutato in questa sessione di mercato diverse figure chiave della stagione passata, avviando un processo di rinnovamento profondo. L’addio più rilevante è quello di Toko Shengelia, leader tecnico ed emotivo della squadra nelle ultime stagioni, approdato al Barcellona dopo la scadenza naturale del contratto. A seguire, si è chiusa anche la lunga avventura in maglia bianconera di Marco Belinelli: il capitano, simbolo del recente ciclo vincente, è diventato free agent e potrebbe essere prossimo al ritiro dal basket giocato.

Anche Achille Polonara e Isaïa Cordinier non faranno parte del nuovo progetto tecnico: entrambi sono usciti dal contratto a fine giugno, lasciando spazi che la dirigenza ha scelto di riempire con profili più giovani o internazionali. Tra le uscite più delicate c’è anche quella di Ante Zizic, separatosi consensualmente dalla Virtus per accasarsi poi al Besiktas: il centro croato, arrivato nel dicembre 2023, non ha mai realmente inciso come ci si aspettava. Il 5 luglio è stato il turno di Will Clyburn, che ha lasciato Bologna dopo una sola stagione e un’annata segnata da alti e bassi. Andrejs Grazulis è stato ceduto al Turk Telekom Ankara, chiudendo così un’esperienza breve ma utile nella seconda metà della scorsa stagione.

marco belinelli

Ambizioni e tattica

La Virtus Bologna si presenta alla stagione 2025/26 con un’identità tattica rinnovata e una rosa profondamente trasformata, grazie a un mercato oculato e ben gestito. La chiusura del ciclo targato Segafredo Zanetti – culminato con la conquista dello Scudetto – ha segnato simbolicamente la fine di un’era. Con l’addio di colonne come Toko Shengelia e Isaïa Cordinier, e la separazione consensuale da Zizic e Grazulis, le V Nere hanno voltato pagina.

Il nuovo corso, sponsorizzato da Olidata per la Serie A, punta su profondità, atletismo e una nuova energia. L’arrivo di Luca Vildoza ha dato il via al mercato, ma è con l’innesto di Carsen Edwards, firmato a condizioni vantaggiose, che la Virtus ha dimostrato di saper coniugare qualità ed efficienza. Alen Smailagić offrirà solidità e intelligenza tattica sotto canestro, mentre Derrick Alston e Karim Jallow rappresentano due scommesse con alto potenziale. Il gruppo italiano è stato rafforzato con l’inserimento di giovani promettenti come Abramo Canka e Saliou Niang, in crescita costante, e il vivaio ha prodotto Matteo Accorsi, presente in prima squadra.

Sul piano tattico, Ivanovic potrà contare su un roster più versatile, capace di alternare quintetti dinamici a strutture più fisiche, adattandosi alle esigenze di Serie A ed Eurolega. In attesa dell’ultimo tassello – un lungo americano scelto con calma e precisione – la Virtus parte con 15 elementi e una convinzione chiara: non sarà solo la stagione della conferma, ma quella della maturazione di un nuovo ciclo, più giovane ma non meno ambizioso.

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