
Un secondo tempo travolgente, una difesa che toglie il respiro, e un Cordinier formato ciclone: così la Virtus Bologna si prende il posticipo della 26ª giornata battendo Brescia 91-79 e affiancando Trapani in vetta. Una vittoria che vale doppio, perché costruita rimontando da un passivo di -17 e che permette ai bianconeri anche di ribaltare la differenza punti negli scontri diretti.
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— ètv (@etv_rete7) April 15, 2025
La Segafredo Arena festeggia, ma è stata una battaglia intensa, soprattutto nel primo tempo, quando la Germani sembrava padrona del campo. La partita si accende subito: la Virtus spinge in difesa, mentre Brescia fa vedere la miglior versione del suo attacco, con circolazione rapida, ribaltamenti e tiri ad alta percentuale.
Il primo sussulto è bolognese, un 7-0 firmato Zizic, ma è solo una fiammata. Poi salgono in cattedra Della Valle e Burnell, e la squadra di Poeta, con un impressionante 6/7 da tre nel primo quarto, prende il largo. La Virtus è imprecisa e il distacco si gonfia fino al +17, tra l’incredulità del pubblico di casa. Cordinier e Shengelia provano a scuotere le Vu-Nere con qualche giocata d’orgoglio, ma la tripla di Bilan sulla sirena del secondo quarto tiene Brescia avanti 45-53.
La svolta arriva dopo l’intervallo. Cordinier segna subito cinque punti e inizia a pressare a tutto campo, facendo scattare la scintilla. La sua energia è contagiosa: Pajola recupera due palloni, la Virtus alza i giri, Brescia si blocca. Il parziale di 11-0 ribalta l’inerzia del match. Brescia si inceppa, smette di costruire buoni tiri, perde nove palloni nel solo terzo quarto e tira 1/8 da tre.
Virtus Bologna, aggancio in vetta
Bologna prende il comando e non lo molla più, anche grazie alle triple pesanti di Hackett e Clyburn. Ivanovic dà fiducia ad Akele e Diouf, e i due rispondono con difesa, rimbalzi e presenza costante su entrambi i lati del campo. La Germani cede sotto la pressione: chiude con 17 palle perse, 13 punti in meno rispetto alla media stagionale (90,5) e senza più lucidità.
Con questa vittoria, la Virtus torna prima in classifica a pari punti con Trapani, con un chiaro segnale lanciato a tutto il campionato: quando la sua difesa si accende e Cordinier prende il comando, questa squadra è una macchina da guerra.
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