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“La verità sul clima”: Sottocorona choc, il metereologo spiazza tutti sul caldo torrido

Più tecnologia, meno superficialità

Oggi le previsioni meteorologiche sono più precise che mai, grazie a strumenti avanzati, modelli matematici complessi e satelliti ad alta definizione. “Una volta facevamo i conti con le calcolatrici a manovella, ora possiamo davvero salvare vite grazie alle allerte tempestive. Ma il rischio zero non esiste, e l’eccesso di fiducia o l’eccesso di allarme sono entrambi pericolosi”, ha detto l’esperto. Per Sottocorona, la battaglia per la consapevolezza climatica non passa per i titoli catastrofici, ma per l’educazione alla complessità: “Serve spiegare, non spaventare. Parlare di riscaldamento globale è necessario, ma va fatto con onestà e rigore, non con le scorciatoie dei social o dei click facili”.

Il clima cambia, ma non si comunica così

La conclusione del meteorologo è una critica garbata ma ferma a chi usa il meteo per spettacolarizzare o, peggio, per spaventare. “La CO₂ sta aumentando del 3% l’anno, questo è un dato”, dice. “E il riscaldamento c’è. Ma servono studio, confronto, buon senso. Non sensazionalismo da prima pagina”. La scienza non si fa con le emozioni, ma con i numeri. E la meteorologia, oggi più che mai, ha il dovere di essere un ponte tra conoscenza e cittadinanza, senza cedere né al negazionismo né al panico mediatico.

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