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Valentino Rossi, parla Jorge Lorenzo: “Vi spiego la nostra rivalità”

Jorge Lorenzo torna a parlare del suo passato da campione e della rivalità che ha infiammato la MotoGP per anni: quella con Valentino Rossi. Ospite del podcast Mig Babol di Andrea Migno, l’ex campione maiorchino, tre volte iridato in MotoGP e due in 250, ha raccontato episodi inediti, parlato dei suoi avversari storici e dato un parere sui fuoriclasse di oggi come Marc Márquez e Pecco Bagnaia.

Con lo stile diretto che lo ha sempre contraddistinto, Lorenzo ha ricordato gli anni accesi in Yamaha accanto al Dottore: “C’era una tensione totale, eravamo due galli nello stesso pollaio. Molto orgogliosi, entrambi convinti di essere i migliori. Stessa moto, stessa squadra: vincere significava essere il numero uno. Era dura”.

La situazione è migliorata solo quando Rossi è passato in Ducati: “Stando lontani, la nostra relazione si è distesa. E quando abbiamo smesso di correre, non c’era più bisogno di competere in tutto”.

Oggi, Lorenzo definisce il rapporto con Valentino “cordiale”: “Non siamo amici, ma ci siamo riavvicinati. Mi ha invitato al ranch, è stato divertente, anche se con quella pista complicata e senza allenamento è stata dura. Ma l’importante era divertirsi”.

Lorenzo ha poi elogiato due avversari che ha affrontato più volte in carriera. Di Dani Pedrosa ha detto: “Il suo punto forte era la pulizia nella guida. Sul bagnato o in condizioni precarie era formidabile. Considerando il suo peso e la statura, ciò che ha fatto è impressionante. Ma in frenata era penalizzato, anche a causa della sua fragilità fisica”.

Diverso il profilo di Casey Stoner, per Lorenzo “il più istintivo”: “Aveva un talento naturale fuori scala. Capiva i limiti della pista al primo giro. Se le gare si fossero disputate senza prove libere, le avrebbe vinte tutte. Nelle FP1 era sempre due secondi avanti, poi riuscivamo a recuperare”.

Jorge Lorenzo: “Con Valentino Rossi ora rapporti cordiali”

Infine, spazio ai protagonisti attuali. Su Marc Márquez, Lorenzo non ha dubbi: “Un fenomeno naturale. Fisico straordinario, riflessi eccezionali, uno che stacca tardissimo. Il suo limite? Non ha paura, e questo lo ha portato a farsi male per l’eccessiva ambizione”.

Su Pecco Bagnaia, invece, parole di rispetto e identificazione: “Mi piace perché non molla mai, ha qualcosa di me. È un pilota che ha bisogno di una moto stabile, di sentirsi a posto. Se non trova le condizioni perfette, soffre più di altri come Stoner o Márquez”.

Jorge Lorenzo si conferma ancora una volta osservatore acuto e voce autorevole del motociclismo. Anche senza casco, il duello tra i campioni continua.

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