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Tsunami di fango in Italia: il bilancio è drammatico

Ancora danni provocati dal cambiamento climatico. Uno tsunami di fango ha ricoperto strade e auto in Val di Susa. Il bilancio è drammatico: il torrente Frejus è straripato a causa di un nubifragio che nella tarda sera di domenica si è abbattuto sulla provincia torinese. (continua)

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Tsunami di fango

Tsunami di fango in Val di Susa

Domenica sera si è abbattuto in Val di Susa un nubifragio, che ha provocato lo straripamento del torrente Frejus. A causare il vero e proprio tsunami di fango è stato il distacco parziale del monte che porta lo stesso nome per colpa di una frana. Il centro di Bardonecchia dovrà fare i conti con una marea di fango che ha ricoperto strade e auto, provocando significativi danni. Per ora si contano 5 dispersi, un ferito non grave e 120 sfollati. (continua dopo la foto)

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tsunami di fango

Tsunami ripreso dai cellulari

In queste ore, sul web, circolano i filmati dei cittadini che si trovavano nei paraggi e con il cellulare alla mano hanno ripreso il momento esatto in cui l’ondata di fango travolge una paratia e si abbatte con violenza sulla strada. Immediatamente la gente è scappata per paura di venire investita dal fango. Questo fenomeno è meglio conosciuto come ‘debris flow’ e consiste nel movimento verso valle, lungo il greto di un torrente di materiale detritico accompagnato da una massa d’acqua. (continua dopo la foto)

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L’intervento dei soccorsi

Sul luogo sono immediatamente intervenuti i soccorsi che hanno fatto un bilancio della situazione, dichiarando 5 dispersi, un ferito non in pericolo e 120 persone portate via dalle proprie abitazioni. Gli sfollati sono stati ospitati in alberghi limitrofi o nel campo C.R.I. allestito all’interno del Palazzetto dello Sport. Le e zone più colpite dalla piena sono principalmente quelle concentrate lungo via Enaudi. Colpito anche il commissariato di polizia, ora inagibile e con pesanti danni piano terra, oltre alla totale compromissione del parco mezzi. Anche l’Hotel La Betulla ha subito danni, con il piano seminterrato interessato dall’ondata di piena.

Per evitare esplosioni potenzialmente pericolose, è stata interrotta l’erogazione del gas, in attesa di individuare e risolvere i danneggiamenti alle condotte. Intorno alle 22.15 è stato attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), con un’efficace sinergia tra le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) coadiuvate dalla Croce Rossa Italiana e dal Soccorso Alpino. Le operazioni di ricerca e soccorso per i veicoli trascinati dalla corrente sono andate avanti fino alle 02.30, per poi riprendere in mattinata. Le operazioni di cinturazione, anti-sciacallaggio e presidio dei punti vulnerabili sono ancora in corso, grazie al generoso contributo del personale del S.I.O. Rgt. Piemonte, con il supporto delle stazioni Carabinieri di Vigone e San Mauro Torinese.