
Continua la telenovela estiva di mercato tra Milan e Brugge per Jashari. Il giocatore ha espresso chiaramente la propria volontà di giocare nel Milan. Scopriamo le sue caratteristiche tecniche e perché Massimiliano Allegri lo vuole nel proprio schieramento tattico.
La carriera di Jashari
Ardon Jashari è uno dei nomi più interessanti della calda estate di calciomercato. Nato il 3 settembre 2002 a Cham, in Svizzera, da una famiglia di origini albanesi, Jashari è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Lucerna. Il suo talento lo ha portato presto all’esordio in prima squadra, avvenuto nel luglio del 2020 in una gara di Super League contro lo Zurigo.
Dopo una breve parentesi con la squadra riserve, Jashari si è imposto stabilmente nella formazione titolare del Lucerna, diventando in poco tempo uno dei punti di riferimento della mediana. In tre stagioni ha collezionato oltre 90 presenze in campionato, dimostrando grande visione di gioco e una spiccata leadership nonostante la giovane età.
Il passo successivo nella sua carriera è arrivato nell’estate del 2024, quando è stato acquistato dal Club Brugge, in Belgio, per circa sei milioni di euro. In un contesto più competitivo, Jashari ha continuato a crescere, diventando titolare fisso e contribuendo in modo decisivo alla conquista della Coppa del Belgio. Il Brugge ha chiuso la stagione al secondo posto in campionato e ha raggiunto gli ottavi di finale di Champions League, confermando la propria attitudine nello scovare talenti.
Parallelamente è arrivata anche la consacrazione a livello internazionale. Dopo le esperienze con le selezioni giovanili svizzere, Jashari ha debuttato con la Nazionale maggiore nel settembre 2022. Pur avendo collezionato finora poche presenze, è considerato uno dei profili più promettenti della nuova generazione elvetica. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Statistiche e curiosità
Le cifre parlano chiaro: Jashari ha superato le 175 presenze ufficiali tra club e Nazionale, segnando complessivamente una ventina di gol. Al Lucerna ha giocato 102 partite, mentre nella sua prima stagione con il Club Brugge ha disputato 52 incontri tra campionato, coppe nazionali e Champions League, mettendo a segno 4 reti. Nonostante non sia un goleador, sa essere incisivo anche in fase offensiva con inserimenti intelligenti e passaggi chiave.
Dal punto di vista tecnico, è un centrocampista completo: può agire da mediano puro davanti alla difesa o da mezzala dinamica, grazie a una notevole resistenza fisica e a una buona visione di gioco. Gioca con entrambi i piedi ed è abile nel recupero palla. Il suo stile ricorda quello dei centrocampisti box-to-box di scuola britannica, ma con una pulizia tecnica che potrebbe portarlo a fare il grande salto a livello internazionale.
Tra le curiosità più interessanti c’è il forte legame emotivo con il Milan. Fin da bambino, Jashari ha sempre tifato per il club rossonero. In passato ha raccontato di aver assistito a una sfida tra Milan e Barcellona a San Siro, un’esperienza che ha alimentato il sogno di vestire, un giorno, la maglia rossonera. Anche per questo ha rifiutato offerte importanti da club inglesi e tedeschi.
Un altro elemento che ne definisce il profilo è la leadership: a soli 21 anni era già capitano del Lucerna, segno di una personalità forte, capace di prendersi responsabilità nei momenti decisivi. Non a caso è stato premiato come miglior giovane e miglior giocatore della stagione nella Pro League belga 2024‑25, un riconoscimento che ha attirato definitivamente l’attenzione dei top club europei. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
La trattativa infinita del Milan
Il Milan ha identificato in Ardon Jashari il profilo ideale per rinforzare il centrocampo, sia per l’immediato che in ottica futura. La dirigenza rossonera, guidata dal direttore sportivo Igli Tare, lo considera il tassello perfetto per completare la mediana del nuovo progetto tecnico, affidato a Massimiliano Allegri. La strategia è chiara: puntare su giovani talenti già pronti per i massimi livelli, ma con ampi margini di crescita.
La trattativa con il Club Brugge ha monopolizzato l’estate. Il Milan ha presentato una prima offerta da 27 milioni di euro più 5 di bonus, rispedita al mittente. Il club belga valuta il giocatore non meno di 40 milioni. I rossoneri, però, hanno rilanciato con una proposta da 32,5 milioni più bonus, arrivando a una cifra complessiva vicina ai 35 milioni. Il giocatore ha fatto sapere in modo chiaro la propria volontà ai due club.
Jashari, infatti, si è già accordato con il Milan per un contratto quinquennale e ha comunicato al Brugge la sua intenzione di trasferirsi a Milano. Ha saltato parte della preparazione estiva e ha rifiutato offerte più ricche da altri club europei, dimostrando coerenza e determinazione. La sua posizione ha messo pressione al club belga. Tare ha allora alzato la parte fissa fino ad arrivare a 33,5 milioni più bonus dichiarando pubblicamente di non voler continuare il tira e molla.
Dal punto di vista tecnico-tattico, Massimiliano Allegri lo vede come l’elemento ideale per affiancare profili più esperti come Modrić (arrivato a parametro zero dal Real Madrid a quarant’anni), oppure per formare un trio giovane con Ricci e Fofana. La sua duttilità gli permette di adattarsi a diversi sistemi di gioco: può agire da regista in un 4-3-3, da mezzala in un 4-2-3-1 o da centrocampista centrale in un 3-5-2, offrendo ampie soluzioni all’allenatore.
Oltre all’aspetto tecnico, c’è anche una valutazione strategica. Jashari ha uno stipendio contenuto e un alto potenziale di rivendita, in linea con la politica di sostenibilità economica del club. Inoltre, essendo comunitario e già esperto di competizioni internazionali, non avrebbe difficoltà a inserirsi rapidamente nella rosa rossonera.
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