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Tour de France, Pogacar scala il muro e in cima trova il giallo

Non c’è salita che tenga, almeno per ora. Tadej Pogacar si prende tutto anche sul Mûr de Bretagne, centrando la sua 19ª vittoria di tappa al Tour de France, la 42ª maglia gialla della carriera e l’ennesima dimostrazione che, negli arrivi esplosivi, il re è solo lui.

Con uno sprint micidiale in salita, il campione sloveno ha staccato Jonas Vingegaard, l’unico capace di restargli incollato fino agli ultimi metri. Più indietro tutti gli altri: 2 secondi per il britannico Onley, e poi il resto del gruppo. Il bilancio stagionale parla chiaro: 13 successi, 101 totali in carriera, e la sensazione che Pogacar sia in totale controllo.

C’è però una nota stonata in una giornata altrimenti perfetta: Joao Almeida, gregario preziosissimo nelle tappe di montagna, è caduto a 6 chilometri dall’arrivo in una discesa. Non è ancora certo, ma il rischio di ritiro è reale. Pogacar ha voluto subito dedicargli il successo: “Tutto perfetto, tranne per l’incidente di Joao. Questa vittoria è per lui“, ha detto al traguardo. “Spero di tenere la maglia gialla ancora a lungo“.

Con questa prova di forza, il leader della UAE Emirates sale a 54 secondi di vantaggio su Evenepoel, mentre Vauquelin è a 1’11” e Vingegaard a 1’17”. Van der Poel, ieri in giallo, ora è quinto. Intanto si segna un’altra tappa con Pogacar e Vingegaard ai primi due posti: è la 25ª volta nella loro rivalità sempre più leggendaria.

La tappa di oggi ha vissuto su uno schema classico: cinque uomini in fuga, tra cui Baudin, Thomas e Cortina, ma senza mai fare vera paura al gruppo. L’ultima fiammata è di Costiou, primo sul Mûr al primo passaggio. Poi il lavoro perfetto della UAE, con Wellens e Narvaez a preparare il colpo di Pogacar, che ha letteralmente dominato la rampa finale.

Ora due tappe dedicate ai velocisti, con Laval e Chateauroux in programma: occasioni per Jonathan Milan e per un ciclismo italiano che fatica a trovare spazio. Ma tutti gli occhi sono già puntati su lunedì, quando il Massiccio Centrale potrebbe offrire il primo scontro diretto in alta montagna. Per adesso, però, tutto dice Pogacar.

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