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Terremoto in Italia, trema tutto all’alba: gli aggiornamenti

Terremoto dell’Emilia del 2012

Il terremoto dell’Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della Pianura Padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Parma, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un’area molto vasta comprendente tutta l’Italia centro-settentrionale e parte dell’Europa. La prima scossa più forte, di magnitudo 5.9, è stata registrata il 20 Maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana, con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia, con ipocentro a una profondità di 6,3 km. Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03 ora italiana, una nuova scossa molto forte di magnitudo 5.8 è stata avvertita in tutta l’Italia settentrionale, creando panico e disagi in molte città come Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo; l’epicentro è situato nella zona compresa fra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro. Dopo questa scossa ne sono seguite altre sempre di significativa intensità. (Continua a leggere dopo le foto)

Queste scosse sono state seguite da uno sciame sismico con scosse di magnitudo variabile di minore entità. Un’altra scossa di magnitudo 5.1 è stata avvertita in tutto il Nord Italia il 3 Giugno 2012 alle ore 21:20:43 ora italiana, con epicentro in Novi di Modena. Le accelerazioni di picco registrate dall’accelerometro di Mirandola durante le scosse più forti del 20 Maggio e del 29 Maggio sono state rispettivamente di 0,31 g e di 0,29 g, valori che in base alla carte vigenti di pericolosità sismica renderebbero stimabile in circa 2 500 anni il tempo di ritorno di ciascun evento nella medesima area. I due eventi sismici principali hanno causato un totale di 27 vittime, in maggioranza dipendenti di aziende distrutte. Il 4 Giugno 2012 è stato proclamato giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto.