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Strage di Palermo, la confessione horror della sorella delle vittime

strage altavilla milicia

La strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, ha sconvolto l’intero paese. Alessandra Salomone e i figli Kevin ed Emanuele sono stati torturati e uccisi. La sorella delle due giovani vittime, nonché figlia di Giovanni Barreca, presunto autore del triplice omicidio, ha confessato tutto. Le sue parole sono da brividi. (Continua…)

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Strage Altavilla Milicia

L’Italia intera è sconvolta da quanto successo ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Antonella Salomone di 41 anni e i due figli, Kevin ed Emanuele, di 15 e 5 anni sono stati torturati e uccisi. L’autore del triplice omicidio pare sia il marito della donna e padre dei bambini, Giovanni Barreca. Egli sarebbe stato assistito presumibilmente da due complici, i coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente. Il fatto è stato ricostruito ieri in conferenza stampa dal procuratore della Repubblica di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. L’unica sopravvissuta alla strage è la figlia diciassettenne della coppia, che ha poi confessato tutto sull’omicidio. (Continua…)

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La confessione della 17enne

La 17enne, unica superstite della strage di Altavilla Micilia, sarebbe stata fermata lo scorso 14 febbraio dalla Procura dei minori in quanto sarebbe complice nel triplice omicidio. Il fermo è stato convalidato dal gip che avrebbe disposto la custodia cautelare in carcere. La 17enne, subito dopo il fermo, avrebbe confessato tutto alla polizia, dicendo: “Li ho uccisi anche io e lo rifarei. Credo in Dio e nei demoni. Il diavolo era entrato in casa. Era nei miei familiari“. Le sue parole hanno lasciato tutti a bocca aperta. (Continua…)

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione fatta dal Procuratore, i fratelli sarebbero stati strozzati, mentre la mamma “sarebbe stata uccisa prima, perchè si sarebbe opposta alle torture ai propri figli”. Il corpo della donna sarebbe stato poi carbonizzato. I resti della donna erano stati coperti con pietre e sterpaglie nel giardino. Le torture fisiche sarebbero iniziate nell’ultima settimana “da quando i ragazzini non sono più andati a scuola”. Nella villetta di Altavilla Milicia sono state ritrovate catene, arnesi da camino e fili elettrici, oggetti con cui sarebbero stati utilizzati per colpire le vittime.