È morto Marco Bonamico, il campione di backet si è spento a 68 anni
Marco Bonamico, nato a Genova il 18 gennaio 1957, è morto a 68 anni dopo alcune settimane di ricovero presso l’Ospedale Bellaria di Bologna. A stroncarlo è stata una malattia contro cui ha combattuto con la stessa forza con cui lottava sotto canestro. L’annuncio della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio nel mondo dello sport italiano.
“Perdo non solo un amico, ma anche un fratello”, ha detto commosso Renato Villalta, storico capitano della Virtus Bologna. Bonamico aveva legato il suo nome a doppio filo alla società bianconera, conquistando uno scudetto nel 1976 con Dan Peterson in panchina e diventando protagonista del titolo della stella. I suoi tiri dall’angolo, in un’epoca in cui ancora non esistevano i tre punti, sono rimasti impressi nella memoria dei tifosi.


Una carriera fatta di scudetti, medaglie e passione
Con la Virtus, Marco vinse anche due Coppe Italia (1984 e 1989). In azzurro, fu protagonista di una stagione straordinaria per la pallacanestro italiana: argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e oro agli Europei di Nantes 1983. “Marco era un lottatore, sempre generoso. Il compagno e l’amico che tutti vorrebbero avere”, ha scritto su Facebook l’ex compagno di squadra Mario Martini, come riporta Il Resto del Carlino.
Nel corso della sua lunga carriera ha indossato anche le maglie di Fortitudo, Milano, Forlì, Udine e Napoli. Proprio la parentesi fortitudina, accanto a John McMillen, resta memorabile, culminata in uno storico terzo posto. Bonamico avrebbe potuto diventare uno dei primi italiani a giocare nei college statunitensi, ma la Virtus preferì altre strade. Nonostante ciò, ha sempre mantenuto legami profondi con il basket americano, anche come tour operator sportivo.

Marco Bonamico: il Marine, l’uomo, la voce della Rai
Marco Bonamico è stato anche una delle voci più riconoscibili della pallacanestro in TV. I suoi duetti con Franco Lauro durante le telecronache RAI restano un punto fermo per chi è cresciuto guardando le partite in chiaro. Sempre lucido, diretto, divertente. Aveva il dono della comunicazione e della battuta pronta, ma anche quello dell’analisi tecnica mai banale.
Recentemente era stato tra i protagonisti del ritorno a Bologna di Carlos Raffaelli, segno di come Bonamico non si fosse mai allontanato davvero dalla scena. Negli ultimi anni si era diviso tra l’attività di agente sportivo e progetti legati al turismo cestistico negli Stati Uniti.
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