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Volandri difende Sinner ed è durissimo con Federica Pellegrini: “Forse non sa leggere”

Mentre Jannik Sinner torna a respirare aria di campo dopo la sospensione per il caso Clostebol, Filippo Volandri, capitano della Coppa Davis, si è schierato al suo fianco lanciando una sciabolata verbale molto dura. Bersaglio? Federica Pellegrini, che con le sue dichiarazioni ha sollevato un polverone che non accenna ancora a placarsi.

“O ha una laurea di cui non eravamo a conoscenza, o ha letto le 40 pagine della sentenza e non le ha capite, o ha sparato la sua sentenza personale senza essersi documentata”, ha dichiarato Volandri in un’intervista a Fanpage, senza lasciare alcuno spazio alle interpretazioni. Una dichiarazione persino rabbiosa, a tutela del campione che ha trascinato l’Italia alla vittoria in Coppa Davis per due anni di fila.

La Pellegrini è incappata in un brutto scivolone, secondo Volandri. Ha espresso un’opinione affrettata, colpevole di alimentare polemiche inutili e tanto somigliante a una sentenza. “Ho apprezzato di più chi ha detto: non ho le competenze per giudicare. Perché almeno è una posizione sensata”, ha continuato l’ex tennista.

Volandri, nel suo intervento, ha difeso a spada tratta Sinner, definendo assurdo parlare di sospensione quando “in meno di 48 ore è stata documentata l’innocenza” del giocatore. “Tutti i casi sono diversi, ma qui è stato tutto chiarito in tempi record. Non ha senso parlare di gestione diversa o favoritismi. È tutto nero su bianco. Serve solo leggere. O saperlo fare”. Una stoccata dritta al corpo, decisamente.

Sinner, Volandri durissimo: “La Pellegrini non ha letto, o non ha capito quello che ha letto”

Non manca poi l’elogio al tennista altoatesino, che secondo il capitano azzurro ha sfruttato la sosta forzata per rafforzarsi fisicamente e mentalmente. “Jannik è motivato, si è allenato bene, ha trovato il buono anche nel brutto. E soprattutto, non credo abbia mai pensato di mollare. Non si può mollare senza avere alcuna colpa”.

Volandri non ha solo difeso il suo numero uno, ma ha anche rimesso a posto alcuni campioni o ex campioni che, forse con troppa leggerezza, hanno pensato di trasformarsi in giudici sportivo-legali. Il messaggio è chiaro: o parli con cognizione di causa, oppure nuota, corri, pedala… ma evita di sentenziare.

E mentre Sinner si prepara a scaldare il Foro Italico e a sentire di nuovo il boato del pubblico romano, il suo capitano lo protegge fuori dal campo con la grinta di un maestro d’armi. Certo, con una spada un po’ affilata. Ma a volte, per difendere un campione, serve anche quella.

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