
Jannik Sinner è un fenomeno, e oggi, dati alla mano, è qualcosa di più: il miglior tennista del mondo, e sta raggiunto traguardi che lo avvicinano ai mostri sacri. I numeri non mentono mai, e quelli del ragazzo di San Candido parlano chiaro: dal 2 ottobre 2024 non ha più perso una partita, ha vinto 25 match di fila e inanellato 19 set consecutivi. Una macchina. Un marziano, come si dice quando non si trovano più aggettivi.
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— Andrea Tebaldi (@tebaldi_andrea) May 16, 2025
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Da quando siede sul trono del ranking ATP, era il 9 giugno 2024, Sinner ha vinto 51 partite su 54. Una media impressionante. E ancora più impressionante è il dato sulle prime 50 vittorie da n.1 del mondo: ci è arrivato in 53 incontri, esattamente come Jimmy Connors e Björn Borg. Dietro di lui ci sono Federer (54) e Nadal (56).
In tutto il 2024, Sinner non ha mai perso un match prima dei quarti di finale. L’ultima volta in cui è uscito anzitempo da un torneo risale al settembre 2023. Da allora: 16 tornei, 16 accessi almeno ai quarti, 43 vittorie consecutive contro giocatori fuori dalla top 10. Come dire: con chi è sotto, non si sbaglia mai. Con chi è nella top ten… quasi.
Negli ATP Masters 1000, Sinner ha già raggiunto 82 vittorie su 107 partite, con una percentuale del 76%. Meglio di lui, nella storia, solo tre divinità del tennis: Djokovic (82%), Nadal (82%) e Federer (78%). Ed è in compagnia di Carlos Alcaraz, anche lui al 76%. Ma Jannik ha fame, non si accontenta mai, e Roma potrebbe essere un altro passo verso l’Olimpo.
Intanto, Jannik ha raggiunto l’undicesima semifinale in un Masters 1000, e l’impressione è che stia ancora scaldando i motori. La sua ultima sconfitta? Pechino, ottobre 2024, contro Alcaraz. Da lì, solo trionfi. Prima di quella, aveva perso con Rublev a Montreal e con Medvedev a Wimbledon. Tutti match tirati, tra l’altro.
Ma oggi è un altro Jannik, più lucido, più freddo, più letale. Nessuno, tra i giocatori in attività, ha una striscia di vittorie più lunga. L’unico a fare meglio? Il Djokovic versione 2011, con 43 vittorie consecutive. Ma attenzione, perché Sinner sembra non avere ancora toccato il suo picco. E Roma, con un Foro Italico che con Ruud è stato ammutolito dal suo dominio, potrebbe essere solo l’inizio di un’altra favola da scrivere. Con la penna di un fuoriclasse che cerca la vittoria con ferocia.
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