L’esito della consulenza
Stando alla consulenza cinematica disposta dalla procura di Milano, il carabiniere che era alla guida dell’ultima macchina inseguitrice avrebbe avuto un comportamento corretto. L’uomo avrebbe frenato quando doveva frenare e l’urto tra l’auto e lo scooter non si sarebbe verificato alla fine dell’inseguimento, ma in precedenza ed è stato laterale. (Continua…)

Di chi è la responsabilità
La consulenza cinematica attribuirebbe la responsabilità dell’incidente all’amico di Ramy, il 22enne tunisino Fares Bouzidi, che guidava lo scooter. “È possibile sostenere che le cause del grave sinistro mortale vadano ascritte al comportamento del conducente del motoveicolo Yamaha, Bouzidi Fares, per la sua condotta sconsiderata e pericolosa”, scrive il consulente della Procura di Milano nel caso della morte di Ramy Elgaml. L’amico di Ramy avrebbe violato più norme del codice della strada, “opponendosi all’Alt dei Carabinieri e dando avvio ad un inseguimento anomalo e tesissimo, ad elevatissima velocità lungo la viabilità urbana cittadina, con una guida spregiudicata ed estremamente pericolosa”.
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