
Inter, il giorno dopo è ancora più bello per i nerazzurri: è il giorno della consapevolezza, quello in cui il senso dell’impresa compiuta in quella che molti giornali stranieri hanno definito “la semifinale più bella della storia della Champions” comincia a prendere forma. Ma c’è un piccolo neo: il tecnico del Barcellona Flick ha rivolto dure accuse all’arbitro Marciniak. Ma hanno ragione a protestare i blaugrana? Vediamo cosa dice la moviola, perché ci sono sorprese…
Moviola #Inter–#Barcellona, bocciato #Marciniak: il giudizio https://t.co/jz2orvd0jR
— CalcioNews24.com (@CalcioNews24) May 7, 2025
Quello che emerge dalle moviole è molto chiaro: Marciniak ha commesso qualche errore e non è stato sempre sul pezzo, ma se c’è una squadra che stava per essere danneggiata quella è proprio l’Inter. Quindi le proteste catalane sembrano davvero fuori luogo. Vediamo il perché.
I principali episodi della gara
19′ – Thuram finisce giù in area dopo un contatto con Inigo Martinez. Protesta, ma Marciniak lo zittisce con decisione: niente rigore, e il Var non interviene. Decisione giusta.
22′ – Gol dell’Inter con Lautaro Martinez servito da Dumfries. C’è il sospetto fuorigioco dell’olandese, ma le immagini confermano la regolarità della posizione. Rete convalidata correttamente.
25′ – Il Barcellona protesta per un tocco di mano di Acerbi in area, dopo una percussione di Pedri. Il pallone carambola prima sulla gamba e poi sul braccio del difensore mentre sta cadendo. Si tratta di un tocco involontario e inatteso dopo che la palla ha colpito un’altra parte del corpo: non c’è penalty.
35′ – Primo cartellino giallo, per Calhanoglu, autore di un intervento duro su Dani Olmo. Ammonizione sacrosanta. (continua dopo la foto)

41′ – Episodio chiave: Lautaro atterrato in area da Cubarsì, che interviene in scivolata. Marciniak lascia correre, ma il Var lo richiama all’on field review: rigore netto per l’Inter, ma manca il giallo al difensore del Barça, che non tocca ma la palla. Subito dopo si accende una mischia: Inigo Martinez sembra sputare verso Acerbi, ma tutto viene ignorato, sia in campo che al Var. Un gesto gravissimo, che andava punito con il rosso diretto.
50′ – Ammonito ancora Inigo Martinez per un fallo su Thuram.
52′ – Acerbi segna di testa su punizione di Calhanoglu, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Decisione corretta.
69′ – Mkhitaryan entra in scivolata su Yamal e Marciniak fischia un rigore per il Barcellona. Il contatto però è fuori area. Il Var corregge la decisione: punizione dal limite. Manca però il cartellino per l’armeno, che ci stava tutto.
91′ – L’Inter reclama per un presunto tocco di mano di Lewandowski in area. Il braccio è attaccato al corpo: giusto non concedere nulla. (continua dopo la foto)

93′ – Acerbi segna il gol del 3-3, il Barcellona protesta per un contatto tra Dumfries e Gerard Martin, ma dal replay si vede che è il difensore spagnolo a calciare da dietro la gamba dell’olandese per poi franare a terra. Il VAR giustamente convalida. Nervi tesi e ammonizione a Flick, poi tocca a Carlos Augusto per un fallo su Yamal.
108′ – Errore temporale dell’arbitro: Marciniak fischia la fine del primo supplementare con qualche secondo d’anticipo, mentre Barella era completamente solo in area. Un altro episodio che non sorride all’Inter.
118′ – Ultima ammonizione della gara: Bastoni trattiene Yamal, il giallo è inevitabile.
Come si vede, Marciniak ha diretto una gara difficile, intensa, con tanti episodi complessi. Ma chi parla di favoritismi sbaglia bersaglio. Il rigore per l’Inter era netto. Quello per il Barcellona, invece, era fuori area. Il gesto da rosso (non punito) di Inigo Martinez e lo stop a Barella allo scadere del primo supplementare sono i due errori più eclatanti.
Insomma, una direzione non perfetta ma abbastanza equilibrata, e certamente non sfavorevole al Barcellona. Con buona pace di Flick, che forse farebbe meglio a concentrarsi sulla pessima gestione di palla dei suoi quando la vittoria l’avevano in mano, a pochi secondi dalla fine.
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