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Atp Miami, un grande Berrettini esce dopo 3 ore di lotta: Jasmine Paolini cede alla potenza di Sabalenka

Atp Miami, non sempre una sconfitta racconta tutta la storia di un match. Matteo Berrettini e Jasmine Paolini hanno ceduto contro due avversari di primissimo piano, ma lo hanno fatto mostrando una crescita evidente, un segnale di forza e continuità che proietta entrambi verso una stagione sulla terra rossa da affrontare con le migliori aspettative.

Matteo Berrettini si è arreso a Taylor Fritz nei quarti di finale, dopo una battaglia epica, conclusasi con il punteggio di 7-5, 6-7 (7), 7-5 in due ore e 44 minuti. Un match in cui il romano ha dimostrato di essere tornato competitivo ai massimi livelli, confermando il processo di rinascita iniziato negli ultimi mesi.

A un anno di distanza dal Challenger di Phoenix, Berrettini è tornato a lottare con i migliori. Non solo: ha annullato ben sei match point nel secondo set, mostrando una determinazione che in passato lo aveva reso uno dei tennisti più temuti del circuito. La sua capacità di leggere il gioco, di spingere con il dritto e di muoversi con ritrovata agilità sono segnali inequivocabili di un atleta pronto a ritagliarsi un ruolo da protagonista sulla terra battuta. (continua dopo la foto)

Jasmine Paolini, intanto, ha visto interrompersi la sua corsa in semifinale per mano della numero uno del mondo Aryna Sabalenka, che si è imposta con un netto 6-2, 6-2. Eppure, anche nella sconfitta, la prestazione della toscana racconta di una crescita continua.

Atp Miami, segnali incoraggianti da Berrettini e Paolini

Paolini ha provato a contrastare la potenza della bielorussa, che quando si esprime al massimo è quasi inavvicinabile. Il punteggio è bugiardo, perché in campo si è lottato e Jasmine ha giocato molto bene, in quello che sembrava una riedizione al femminile dello scontro fra Davide e Golia. Il torneo di Miami, però, le ha regalato il ritorno tra le prime sei del mondo, un traguardo che certifica la sua continuità ad altissimo livello.

Berrettini e Paolini escono da Miami con il morale alto e molte certezze ritrovate, e sono pronti ad affrontare un terreno che è a loro congeniale: inizia infatti ora la stagione sulla terra rossa. Per il romano, sarà un’occasione per confermare il ritorno ai vertici e puntare a risultati di prestigio nei Masters 1000 europei e al Roland Garros.

Per la toscana, invece, il ritorno sulla superficie che lo scorso anno l’ha vista finalista a Parigi è il miglior viatico per confermare quanto di straordinario fatto nella passata stagione. Le sconfitte fanno parte del percorso, ma la direzione è quella giusta: i nostri due tennisti hanno ancora molto da dire.

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