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Ospedali e pronto soccorso nel caos, allarme in Italia: cosa sta succedendo

Aggressioni in corsia: medici nel mirino

In questo contesto di carenza e stress, cresce anche l’allarme sicurezza. L’ultimo episodio è avvenuto il 10 luglio all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, dove una dottoressa è stata minacciata da un paziente psichiatrico. L’evento ha spinto Anaao Assomed a rivolgersi direttamente al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo un protocollo chiaro per garantire la sicurezza nei reparti psichiatrici. «La sicurezza sul lavoro non è un privilegio, ma un diritto», si legge nella lettera. L’aumento delle aggressioni è il sintomo di un sistema che non solo è sovraccarico, ma privo di tutele per chi ci lavora.

Tra piani mancati e fondi in ritardo, estate da incubo per la sanità

Le denunce dei sindacati e le preoccupazioni politiche sembrano cadere nel vuoto, mentre il Governo firma nuovi patti europei che prevedono tagli alla spesa pubblica. Il leader del M5S parla di un Paese bloccato nelle liste d’attesa, con una sanità sempre più povera di personale e risorse. Intanto, i medici e gli infermieri restano soli a fronteggiare l’emergenza estiva, tra pronto soccorso affollati, ferie negate e carichi di lavoro insostenibili. Il rischio? Che il sistema, già fragile, collassi definitivamente.

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