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Omicidio Paganelli, è caos in carcere: il gesto choc di Dassilva

La protesta di Dassilva: lo sciopero della fame

Negli ultimi giorni, Louis Dassilva ha deciso di intraprendere una forma estrema di protesta per sottolineare la propria disperazione e la propria innocenza: ha avviato uno sciopero della fame. Rinchiuso in carcere, Dassilva avrebbe comunicato agli agenti penitenziari e ai suoi avvocati la scelta di rifiutare il cibo.

Attraverso questa protesta pacifica, l’uomo intende attirare l’attenzione pubblica sulla sua situazione, che ritiene profondamente ingiusta. “Non ho fatto del male a Pierina Paganelli“, avrebbe detto ai suoi legali, ribadendo ancora una volta la propria estraneità all’omicidio. La decisione di smettere di nutrirsi rappresenta, per lui, un gesto estremo ma necessario per gridare la propria verità.

Le autorità carcerarie monitorano costantemente le condizioni di salute di Dassilva, che rischiano di peggiorare rapidamente. Nel frattempo, il suo avvocato ha presentato istanza di revoca della misura cautelare, chiedendo che venga riconosciuta l’assenza di gravi indizi a suo carico. La protesta di Dassilva, sebbene drammatica, riporta l’attenzione sulla fragilità della sua posizione e sulla complessità dell’intera vicenda. (Continua…)

La prossima udienza

La prossima udienza in cui si discuterà nuovamente la scarcerazione di Louis Dassilva dovrebbe tenersi dopo il primo maggio e verterà in gran parte sula confessione della nuora di Pierina e amante di Dassilva, Manuela Bianchi, che in un incidente probatorio durato tre giorni ha raccontato di aver incontrato il l’uomo la mattina del 4 ottobre nel garage di via Del Ciclamino, prima che il corpo della 78enne fosse rinvenuto. La donna avrebbe quindi detto che fu proprio Louis Dassilva ad avvisarla di aver trovato un cadavere e a darle istruzioni su come e cosa dire al 118 e alla Polizia.

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