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Natale, il virologo Pregliasco avverte gli italiani: cosa succederà al cenone

Il Natale 2023 sarà il primo senza restrizioni Covid. I due anni della pandemia hanno sicuramente cambiato le nostre abitudini e i famosi pranzi con tantissimi parenti riuniti intorno al tavolo si sono trasformati in incontri più intimi con i familiari più stretti. Com’è noto, il mese di Dicembre è famoso anche per l’arrivo dell’influenza che se unita al Covid può far scattare qualche campanellino d’allarme. In molti allora si stanno chiedendo come comportarsi prima di pranzi e cene? Una risposta a questa domanda è arrivata dal noto virologo Pregliasco, il quale ha deciso di dare un consiglio agli italiani in vista delle prossime festività. (Continua a leggere dopo la foto)

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Covid Natale, è bene fare il tampone? Le parole di Pregliasco

Fare o non fare un tampone prima dei cenoni o dei pranzi di Natale? Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, ha risposto a questa domanda dando un consiglio a tutti gli italiani: “Sicuramente farlo aiuta, a prescindere dalla presenza o meno di sintomi, e sicuramente se si hanno disturbi respiratori”. Premesso che “il tampone negativo non ‘assolve’ e non garantisce al massimo, perché resta il problema dei falsi negativi o di una positività ritardata rispetto all’esordio dell’infezione”, ha spiegato l’esperto all’Adnkronos Salute, “ben venga comunque il test come contributo in più dal punto di vista della sicurezza di anziani e fragili”. Anche se, puntualizza, “cosa migliore sarebbe stata, e sarebbe, riuscire e vaccinarli”. “In passato”, prima del Covid, “l’influenza non la consideravamo un elemento di contagio verso gli altri: ci si imbottiva di farmaci e si andava a lavorare, eroi e untori”. Allora come ora, però, evitare di farlo “è una questione di buon senso. Per ridurre per quanto possibile la probabilità di infettare altre persone”, ma anche perché “fare sforzi con l’influenza aumenta rischio di sovrainfezioni”, di complicanze della malattia. Lo ha sottolineato all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, prendendo spunto dalla performance della campionessa di sci Sofia Goggia che ha gareggiato nonostante un pò di influenza. Un fatto comprensibile di fronte a “un appuntamento di lavoro importante come quello o come altri”, di uno sportivo come “di una mamma, di un operaio come di un dirigente”, riconosce l’esperto che torna tuttavia a raccomandare “buon senso”. (Continua a leggere dopo la foto)

La situazione in Italia

Nella settimana che va dal 7 al 13 dicembre 2023 ci sono stati 56.404 casi, -5,2% rispetto alla settimana precedente (30 novembre-6 dicembre). Sono 11.477 i test positivi al coronavirus registrati in Italia mercoledì 13 dicembre, ultimo dato giornaliero disponibile. Lo stesso giorno della settimana precedente erano stati 11.505 (-0,2%). Dal 7 al 13 dicembre ci sono stati 322 decessi, +4,9% rispetto alla settimana precedente (30 novembre-6 dicembre). Sono 63 le vittime registrate mercoledì 13 dicembre, ultimo dato giornaliero disponibile, mentre una settimana prima erano state 41 (+53,7% in 7 giorni). Dal 7 al 13 dicembre il tasso di positività medio è stato del 20%, -3,5% rispetto alla settimana precedente (30 novembre-6 dicembre). Sono 54.105 i tamponi molecolari e antigenici registrati mercoledì 13 dicembre, ultimo dato giornaliero disponibile. Il mercoledì precedente erano stati 46.780. Il tasso di positività è del 21,21% contro il 24,59% di 7 giorni prima (-13,7%). Dal 7 al 13 dicembre sono entrate in terapia intensiva covid 220 persone, +11,1% rispetto alla settimana precedente (30 novembre-6 dicembre). Sono 31 i nuovi ricoveri in terapia intensiva registrati in Italia mercoledì 13 dicembre, ultimo dato giornaliero disponibile, mentre lo stesso giorno della settimana precedente erano stati 38 (-18,4%).