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Morti nel Natisone, quale è stato il gesto che gli è costato la vita

Il Natisone è un importante fiume del Friuli, principale tributario del fiume Torre e sub-affluente dell’Isonzo, che dà il nome al territorio delle Valli del Natisone, formato dal bacino del fiume, dal confine con la Slovenia fino alla frazione di Ponte San Quirino, e dalle valli dei suoi tre principali affluenti. In questi giorni tutta l’Italia ha imparato a conoscere il nome di questo fiume a causa di una terribile tragedia. Tre ragazzi sono morti annegati nel Natisone a causa di una piena improvvisa. Ora gli inquirenti stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto. (Continua a leggere dopo le foto)

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Morti nel Natisone, quale è stato il gesto che gli è costato la vita

Il Natisone ha restituito i corpi di Patrizia e Bianca. Erano a distanza di circa 300 metri l’una dall’altra. Resta ancora disperso il ragazzo che era con loro. La prima vittima della tragedia di Premariacco (Udine) si trovava 700 metri a valle dell’ormai noto ponte Romano, sotto al quale una scarpata imprime al torrente quell’accelerata che ha impedito ai Vigili del fuoco, protesi sulla loro autoscala, di intercettare i ragazzi in balia dell’acqua. Quasi negli stessi minuti, è riaffiorato anche il corpo dell’altra ragazza, di origine romena: la corrente l’aveva spinta in una zona con anfratti e vegetazione, fino a poche ore prima coperta dal fango trascinato a valle dalla piena di colore marrone. L’hanno avvistata i volontari della Protezione civile Fvg; il recupero è stato effettuato con un elicottero e con il verricello, l’area era ancora insidiosa per poter fare intervenire, in sicurezza, personale di terra.

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