Testimonianza del medico personale
Il professor Sergio Alfieri, coordinatore dell’équipe medica del Gemelli e chirurgo personale del Papa, ha fornito una versione differente. Secondo Alfieri, infatti, alle 5:30 del mattino del 21 aprile, l’infermiere personale del Papa lo ha contattato riferendo che il Santo Padre stava molto male. Alfieri si è recato immediatamente alla Domus Santa Marta e ha trovato il Papa in stato comatoso, non rispondente agli stimoli. Ha dichiarato che non c’era nulla da fare e che il Pontefice è spirato poco dopo, senza specificare l’ora esatta. Questa testimonianza contrasta con le informazioni precedenti, suggerendo che il Papa fosse già in coma prima delle 6:00. (Continua…)

Implicazioni e necessità di trasparenza
Le divergenze nelle ricostruzioni degli eventi sollevano interrogativi sulla gestione della comunicazione da parte del Vaticano. In un momento così delicato, la trasparenza e l’accuratezza delle informazioni sono fondamentali per mantenere la fiducia dei fedeli e dell’opinione pubblica. La mancanza di chiarezza potrebbe alimentare speculazioni e teorie infondate, distogliendo l’attenzione dal cordoglio e dalla commemorazione del Pontefice.
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