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Milan, per Atekhame è braccio di ferro con lo Young Boys: no alla prima offerta

Il mercato del Milan entra nella fase delicata: dopo l’ingaggio di Estupinan per la fascia sinistra, ora i riflettori si spostano sulla corsia opposta. Ed è proprio qui che i dubbi si moltiplicano. Il nome più caldo nelle ultime ore è quello di Zachary Athekame, giovane terzino dello Young Boys.

C’è da dire che la scelta non entusiasma la tifoseria rossonera, che sui social ha già espresso scetticismo sul profilo del classe 2004. Le perplessità riguardano soprattutto l’esperienza e l’effettivo livello del campionato svizzero, tanto che alcuni invocano il ritorno dell’ex capitano Calabria.

Nonostante ciò, la dirigenza rossonera è convinta di puntare sul laterale svizzero. Dopo aver abbandonato la pista Douè, lo Strasburgo chiede 30 milioni, cifra considerata eccessiva, il Milan si è fiondato su Athekame, considerandolo un profilo interessante in prospettiva. Il difensore ha ancora 20 anni, ma vanta già una stagione da titolare e 8 presenze in Champions League, dove ha affrontato anche Inter e Atalanta.

Il primo tentativo da parte del Milan è stato però rispedito al mittente: l’offerta iniziale, stimata intorno ai 7 milioni di euro, è stata giudicata insufficiente dallo Young Boys, che chiede 10 milioni per lasciar partire il suo esterno. A Casa Milan non si sono persi d’animo: il ds Igli Tare, forte dell’accordo già raggiunto col giocatore per un contratto fino al 2029, è pronto a rilanciare nelle prossime ore.

L’obiettivo è chiudere in tempi brevi, anche per evitare inserimenti dell’ultima ora. Nei giorni scorsi, infatti, Athekame è stato accostato anche a Udinese e Bologna, club italiani da sempre attenti ai giovani in rampa di lancio. Nonostante ciò, il Milan è in netto vantaggio grazie al lavoro anticipato e ai contatti già avanzati con l’entourage del calciatore.

La scelta finale resta però divisiva: molti tifosi rossoneri si aspettavano un nome più solido, magari con esperienza in Serie A. Ma la linea della società è segnata: investire su giovani talenti a basso costo e farli crescere a Milanello. Ora tocca ad Athekame convincere non solo lo Young Boys, ma soprattutto un ambiente ancora perplesso.

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