Vigilia intensa a Milanello. Dopo tre pareggi nelle ultime quattro partite, il Milan di Massimiliano Allegri si prepara alla sfida con la Roma guardando anche all’infermeria. Le assenze pesano: Pulisic e Rabiot restano fuori, mentre Tomori e Jimenez sono più no che sì. Ma il tecnico rossonero guarda avanti con pragmatismo e proponendo qualche novità.
Milan, Allegri: “È già la Roma di Gasperini. Leao-Nkunku? Curioso anch'io di vederli insieme” https://t.co/Kolc5g7sDh
— Repubblica (@repubblica) November 1, 2025
“Leao e Nkunku insieme? È una possibilità. Sono curioso anch’io di vederli giocare insieme”, ha detto Allegri nella conferenza prepartita. “Entrambi sanno giocare a calcio, hanno qualità importanti e a volte nel calcio si trovano combinazioni che non ti aspetti”.
Il Milan arriva alla sfida con un gruppo ridotto. Allegri lo ammette con la consueta lucidità: “Abbiamo perso un po’ di giocatori, molti nazionali sono rientrati stanchi, ma stiamo affrontando questo periodo nel miglior modo possibile. Ora ci serve solo recuperare energie perché stanno giocando sempre gli stessi”. (continua dopo la foto)

Sul fronte infermeria le novità non sono positive: “Tomori difficilmente sarà disponibile, ha un versamento a una coscia. Pulisic tornerà a Parma, Rabiot è in forte dubbio, Jashari difficilmente sarà in panchina. Nkunku invece può essere della partita, e ci aspettiamo molto da lui”.
In attacco il rebus resta aperto: “Là davanti avrò Leao, Nkunku, Loftus-Cheek e Saelemaekers. Domani mattina deciderò chi schierare. Si può giocare con due che svariano e qualcuno che si inserisce da dietro, oppure con uno più punta. Vedremo”.
L’avversario, la Roma di Gasperini, non è dei più comodi. Allegri lo sa: “La Roma ha vinto più trasferte di tutti nel 2025, ha un’alta percentuale realizzativa e ha subito meno gol di tutti. Non possiamo permetterci di concedere troppo. Gasperini ha dato un’impronta forte, come all’Atalanta. Le sue squadre sono fisiche, allargano il campo, ti impegnano sempre”.
Sul possibile “pericolo pubblico numero uno”, il tecnico non ha dubbi: “Dybala ha qualità straordinarie. È arrivato a Torino a 21 anni e ha sempre avuto una media realizzativa altissima. Ma la Roma non è solo lui”. (continua dopo la foto)

Impossibile non parlare di Rafael Leao, tornato al centro del progetto: “Entrare nella testa di Rafa è difficile. Ora sta ritrovando condizione e spirito, si è messo a disposizione e sta crescendo. Anche se non è ancora al 100%, è un giocatore di valore assoluto”.
E sulle convocazioni delle nazionali Allegri lancia una frecciata diplomatica: “Credo che i Ct capiscano che se uno è fermo da un mese, difficilmente è in condizione di giocare. Siamo in contatto con loro, poi decideranno come credono meglio”. Tradotto: il Milan si aspetta che né Pulisic né Rabiot vengano convocati in Nazionale.
Milan, avanti nonostante l’emergenza
L’allenatore, alla fine, parla dell’obiettivo primario dei rossoneri: “Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo Champions. Per ottenerlo bisogna faticare, sudare, non deprimersi dopo due pareggi. Se non perdi, basta una vittoria per risalire. Domani serve un risultato importante per arrivare a marzo vicini ai primi quattro posti. E comunque vada, vietato esaltarsi troppo”.
Il messaggio di fondo mostra un Allegri refrattario ai facili entusiasmi e consapevole che il futuro del Milan dipenderà dalla capacità di tenere sempre alta l’asticella: abnegazione ed equilibrio fra i reparti, capacità di colpire nelle ripartenze: il suo è un calcio abbastanza semplice, ma sempre capace di far male. E ora il Mister livornese vuole ritrovare la vittoria.
Leggi anche:
- Serie A, cambio in panchina al Genoa: risoluzione consensuale con Vieira
- Juventus, ecco da cosa dipende il mercato di gennaio: e c’è il nodo Vlahovic