
Marc Marquez ha trionfato nuovamente in MotoGP, conquistando il suo nono titolo iridato ed eguagliando così il leggendario Valentino Rossi. Un successo che arriva dopo anni difficili, caratterizzati da infortuni, quattro operazioni e il timore di non poter più competere ai massimi livelli. Tutte cose che il pilota ha raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
Marc Marquez ha mostrato un grande cambiamento e ha commosso molti, soprattutto dopo aver visto il documentario sulla sua vita. #MotoGP #Marquez pic.twitter.com/1oZtKF2QWU
— Misterhelmet.com (@Misterhelmet) September 30, 2025
“Dopo l’infortunio a Jerez nel 2020 sono tornato troppo presto“, ha raccontato Marquez, “ma ho fatto pace con il passato: ogni vittoria è un dono”. La conquista del titolo, arrivata 2184 giorni dopo l’ultimo Mondiale, ha un significato che va ben oltre i numeri: “Domenica ho vissuto uno shock emotivo. Ora mi sento più in equilibrio, ma questa vittoria va oltre un titolo“.
Il pilota spagnolo ha vinto il primo Mondiale con Ducati, e ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale della squadra: “Con Gigi Dall’igna c’è un legame speciale, onesto e diretto. Mi sono sentito parte della squadra sin dal primo giorno”.
Marquez ha spiegato che la decisione di passare da Honda a Gresini, e poi approdare in Ducati, è stata determinante: “Volevo capire se ero ancora competitivo, ero pronto a correre gratis pur di avere una risposta. La Ducati mi ha dato questa possibilità”.
Il titolo di quest’anno è per lui uno dei più speciali: “Insieme al 2013, il mio primo titolo, è stato quello emotivamente più sofferto. Durante i festeggiamenti non riuscivo a smettere di piangere: solitamente controllo le emozioni, stavolta era impossibile“.
Marquez ha raccontato il ruolo fondamentale del fratello Alex: “Mi ha aiutato incredibilmente, anche solo correndo mentre io ero a casa. Mi ha consigliato di passare in Gresini“. Anche la fidanzata Gemma è stata decisiva: “Quando sei stabile e felice nella vita personale, quella professionale di conseguenza migliora”.
La telefonata più emozionante? “Quella con mia mamma, l’unica che non era in Giappone”. Marquez ha sottolineato come il supporto delle persone giuste sia stato determinante per uscire dal baratro: “Gli amici veri ti restano accanto quando sei nel periodo più difficile”.
Gli infortuni hanno cambiato il suo approccio al rischio: “Ora prendo rischi solo quando serve. Ho imparato a rispettare il mio corpo, la vita professionale dura dieci, quindici anni, quella reale molto di più“.
Marc Marquez: “Il mio corpo mi dirà quando smettere”
Marquez è il pilota più anziano ad aver vinto un titolo di MotoGP e ha già progetti per il futuro: “Il prossimo anno lotterò ancora per il decimo titolo, poi vedremo: in ogni caso, sarà il mio corpo a dirmi quando smettere“.
Raggiungere Valentino Rossi a nove titoli iridati è una grande emozione per il pilota spagnolo, che dedica all’ex collega italiano un pensiero al miele che va oltre l’antica rivalità: “È un onore per me eguagliare uno dei piloti più talentuosi del mondo del motociclismo. Quando vedi il tuo nome accanto a quello di leggende come lui, Agostini, Nieto, Doohan… è impressionante“.
Nonostante l’antipatia mostrata da alcuni tifosi italiani, Marquez resta concentrato: “Io cerco di godermi la mia carriera e dare tutto in pista, il resto non mi interessa“. Con la mente già al futuro, il sogno di Marquez è uno solo: “Mi godo quello che ho ottenuto e l’anno prossimo punto a lottare per il decimo: ho fatto pace con il mio passato vincendo una sfida con me stesso, tutto ciò che arriverà ora sarà un dono“.
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