
Una mezza rovesciata di Orsolini all’ultimo respiro regala al Bologna una vittoria che vale oro e riscrive le gerarchie del campionato. Al Dall’Ara finisce 1-0, con i rossoblù che stendono l’Inter proprio sull’ultimo pallone utile, al minuto 94, ribaltando la corsa scudetto e scavalcando momentaneamente la Juventus in classifica. Il Napoli ora è in vetta a pari punti con i nerazzurri. Una serata da sogno per la squadra di Italiano, che con pieno merito conquista tre punti pesantissimi.
#Orsolini trova la rovesciata all’ultimo: il #Bologna vince e il #Napoli aggancia l’#Inter
— skysport (@SkySport) April 20, 2025
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Il primo tempo parte con l’Inter arrembante: subito pericolosa al 3’ con Lautaro, ben servito da una punizione battuta rapidamente da Calhanoglu. Il suo tocco sotto è respinto da Lucumì e Ravaglia. Sull’angolo seguente, Carlos Augusto di testa va vicino al gol sul primo palo. Ma è un’illusione: dopo i primi dieci minuti il Bologna prende il controllo, cresce di intensità , fisicità e idee.
Ndoye comincia a macinare azioni sulla destra, Aebischer sfiora il palo, e al 28’ arriva l’occasione più nitida della prima frazione: Ndoye sfonda ancora, serve Dallinga ma Pavard riesce miracolosamente a deviare la palla con un polpaccio. L’Inter si affida alle iniziative di Barella e Lautaro, ma appare stanca dopo la battaglia con il Bayern, come d’altronde è inevitabile. In più pesa l’assenza di Thuram: Correa al solito è evanescente, Mkhitaryan sfinito (e ammonito, salterà la Roma).
Nella ripresa, il match si incattivisce: ritmi spezzati, nervosismo alto, basti pensare alla doppia espulsione di Italiano e Farris per un battibecco al limite dell’area tecnica. L’Inter prova a rifiatare e spingere, ma paga la fatica di coppa: poche idee, pochi tiri, poco Lautaro.
Inzaghi prova a rimescolare le carte: dentro Frattesi, Dimarco e Taremi. Ma è il Bologna a trovare la mossa vincente: al 69’ entra Orsolini per Dominguez. Sembra una sostituzione come tante, invece sarà decisiva. Negli ultimi dieci minuti il Bologna aumenta la pressione. Cambiaghi e Castro alzano il baricentro, non ci sono grosse occasioni ma la partita prende una direzione.
Inter stanca dopo il Bayern, la decide il capolavoro di Orsolini
L’Inter non ne ha più, cerca di portare a casa il pari e ci riuscirebbe anche, fino al 94′, se non fosse per un errore (l’ennesimo) di Bisseck, entrato a 3 minuti dalla fine. Le amnesie difensive del giovane difensore non sono una novità , ma stavolta il suo intervento potrebbe costare uno scudetto.
Al minuto 94, su una rimessa laterale, Bisseck va a spizzare una palla che era destinata a un comodo intervento di Pavard e spiazza la sua stessa difesa. Orsolini si coordina e con una splendida mezza rovesciata insacca sul secondo palo. Gol da urlo, da copertina, da Champions. La curva esplode, l’Inter non ha più tempo per provare a rimediare, Conte ride.
I nerazzurri hanno perso una gara difficilissima, soprattutto perché arrivava tre giorni dopo l’impresa di Champions. In campo sono andati giocatori di 35, 36 anni costretti agli straordinari, ma sono uomini e non macchine, non si può pretendere così tanto. E questo fa tornare la mente al mercato di Gennaio, quando in molti auspicavano l’arrivo di qualche rinforzo per far rifiatare i titolari. La società ha scelto diversamente, ma forse non è stata una grande idea visto quanto la squadra si gioca in questo finale di stagione.
La trasferta al Dall’Ara resta stregata: nel 2022 costò lo scudetto, oggi la cosa potrebbe ripetersi. Inzaghi perde anche Bastoni e Mkhitaryan per squalifica in vista della Roma, che si aggiungeranno agli infortunati Dumfries e Thuram. Guardando il calendario la strada per il Napoli sembra tutta in discesa, nel calcio non si sa mai ma gli azzurri ora sono i favoriti d’obbligo.
Il Bologna sogna e legittima con un gran secondo tempo un successo meritato. La corsa verso un posto Champions è lanciatissima, se la giocherà con la Juventus e forse con l’Atalanta, più difficile per quelle che stanno dietro. Per l’Inter la conferma che la squadra è solidissima, perché in queste condizioni stava per portare a casa un pareggio senza rischiare troppo. Ma anche che la rosa non è attrezzata per reggere su tre fronti, inevitabilmente da qualche parte finisci con il pagare il fio delle fatiche ravvicinate.
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