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La furia di Sara Curtis: “Mi fanno ribrezzo”, ecco con chi ce l’ha

“Frasi che mi fanno ribrezzo“. Così Sara Curtis, 17 anni, talento del nuoto italiano, ha commentato i messaggi razzisti ricevuti dopo le sue ultime, ottime prestazioni ai Mondiali di Singapore. Alcuni haters hanno messo in discussione i suoi record italiani, insinuando che dovrebbero essere considerati “nigeriani” per via delle sue origini.

La risposta dell’azzurra è arrivata forte e chiara: “Questi signori dovrebbero sfogliarsi la Costituzione, sapere che tra i requisiti per avere la cittadinanza c’è quello di avere almeno un genitore italiano. Mio papà è italiano, mia mamma è nata in Nigeria, dove io non sono mai stata, ma un giorno ci andrò“.

Curtis, ottava nei 100 stile libero ai Mondiali di Singapore (53″41, lontana dal suo record italiano di 53″02), è stata la prima italiana della storia a qualificarsi per una finale iridata nella specialità. A fine gara ha voluto tornare sulla vicenda. (continua dopo la foto)

“Essere nata da due culture diverse è il mio grande arricchimento“, ha detto con orgoglio. Poi ha ringraziato chi le è stato vicino: “Ero abbastanza agitata prima della finale, ma ho cercato di viverla nel migliore dei modi. Voglio raggiungere tutto ciò che ho in mente: con l’impegno e gli allenamenti ce la farò”.

Domani tornerà in vasca per le batterie dei 50 stile, ma intanto guarda già avanti: da settembre Sara si trasferirà negli Stati Uniti per allenarsi all’Università della Virginia, uno dei poli più prestigiosi del nuoto collegiale americano. Con la determinazione di chi sa da dove viene e dove vuole arrivare.

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