
Nick Kyrgios ormai gioca… solo con le parole. A Washington, torneo che ha vinto due volte, l’australiano è tornato in pompa magna per poi uscire come al solito mestamente: batosta in doppio e ritiro immediato dal singolare per un “piccolo problema al ginocchio”. Insomma la solita solfa che si ripete da troppo tempo.
🤯#Sinner, altro veleno da Kyrgios: “Siamo stati presi in giro”. Ma dice l’ennesima falsità…
— Tuttosport (@tuttosport) July 24, 2025
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Kyrgios ha provato a salvare la gita americana giocando il doppio insieme all’amico Monfils, ma anche lì il campo è stato impietoso: sconfitta lampo (6-2, 6-2) contro Roger-Vasselin e Nys, durata dell’incontro? Meno di un’ora, giusto il tempo di scaldare i muscoli. Monfils ha cercato di sdrammatizzare con un “Ci hanno fatto a pezzi”, ma Kyrgios ha rincarato: “Colpa mia, ero su una gamba sola. E Gael mi urlava contro”. Un doppio flop, insomma.
Ma Nick, si sa, più colleziona brutte figure e ritiri sul campo, più si aggrappa alla tastiera e ai social. E così ha tirato fuori dal cassetto l’artiglieria pesante, sparando ancora una volta su Jannik Sinner, che ormai sta diventando la sua unica ragione di vita (tennistica). Il pretesto? Il ritorno nel team azzurro di Umberto Ferrara, preparatore atletico.
Kyrgios non perde occasione per insinuazioni a tema doping, così ha postato su X: “Sfortunatamente non siamo su Tennis Centel”, riferimento all’account satirico che parodizza le follie del circuito.
Poi ha pensato bene di aggiungere un altro tweet: “È tornato con lo stesso dottore (non è un medico ndr). Signore e signori, siamo stati presi in giro”. Il tutto, ovviamente, condito da emoji ironiche, perché il sarcasmo è l’unico colpo che Nick riesce ancora a piazzare con precisione, anche se con poco costrutto visto che mentre lui si lamentava Sinner ha trionfato a Wimbledon. (continua dopo la foto)

Ora resta da capire se Kyrgios riuscirà almeno a presentarsi a New York. Al momento è iscritto allo US Open grazie al ranking protetto, ma con un ginocchio che fa le bizze . E quando non è il ginocchio è il gomito, o il polso – anche questo è tutto da vedere. Intendiamoci, dispiace a tutti che il talento di Nick vada sprecato. Ma se almeno evitasse le crociate ossessive sui social, forse otterrebbe più comprensione per le sue vicissitudini.
Ora Kyrgios ha un mese per cercare di rimettersi in piedi e, magari, sfidare proprio Sinner a Flushing Meadows. In quel caso, le faccine ironiche potrebbero sparire di colpo. Anche perché, tra un ritiro e l’altro, l’unica vera domanda è: tornerà mai il Kyrgios tennista o ci resterà solo quello influencer complottista e ossessionato?
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