La capacità di combinare tecnica, tattica e leadership di Kevin De Bruyne lo rende un giocatore unico, capace di scrivere la storia del Manchester City. Con la sua carriera ancora in pieno svolgimento, il futuro di De Bruyne promette altre pagine da riempire per aggiornare il suo palmares.
L’esordio in Belgio
De Bruyne ha iniziato a giocare nel KVV Drongen, il club locale, prima di entrare nelle giovanili del Gent e successivamente del Genk, una delle accademie più rinomate in Belgio.
A Genk, De Bruyne si mette in mostra per la sua tecnica sopraffina, la visione di gioco e la maturità tattica. Debutta con la prima squadra nel 2009, a soli 18 anni, durante una partita di campionato. La sua consacrazione arriva nella stagione 2010-2011, quando contribuisce in modo decisivo alla vittoria del titolo belga con 5 gol e 16 assist. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Nel gennaio 2012, De Bruyne viene acquistato dal Chelsea per circa 8 milioni di euro. Tuttavia, il club londinese non gli offre il minutaggio necessario per crescere, e viene presto mandato in prestito al Werder Brema nella stagione 2012-2013.
Dal Werder al rientro al Chelsea
In Germania, De Bruyne esplode definitivamente: segna 10 gol e fornisce 9 assist in Bundesliga, diventando il faro della squadra.
Nonostante la grande stagione al Werder, il ritorno al Chelsea non gli regala soddisfazioni. José Mourinho, allora allenatore dei Blues, non lo ritiene pronto per competere ai massimi livelli. Deluso dalla mancanza di fiducia, il ragazzo sceglie di trasferirsi al Wolfsburg nel gennaio 2014, una decisione che si rivelerà cruciale per la sua carriera. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Al Wolfsburg, Kevin trova l’ambiente ideale per crescere. La stagione 2014-2015 è eccezionale: realizza 10 gol e distribuisce 21 assist in campionato, vincendo la Coppa di Germania e la Supercoppa tedesca. Il suo impatto è così straordinario da valergli il premio di Calciatore dell’Anno in Germania.
La scommessa di Guardiola
Nell’estate del 2015, il Manchester City rompe il banco per assicurarsi De Bruyne, spendendo circa 75 milioni di euro. L’acquisto si rivela un colpo sensazionale: fin da subito, il belga dimostra di essere il fulcro creativo della squadra.
Sotto la guida di Manuel Pellegrini prima e, dal 2016, di Pep Guardiola, De Bruyne diventa il motore del Manchester City. La sua visione di gioco, la capacità di creare occasioni e la precisione nei passaggi trasformano il centrocampo dei Citizens. Guardiola costruisce una squadra attorno a lui, esaltando le sue qualità tecniche e tattiche.
Con il Manchester City, il belga colleziona una serie impressionante di trofei:
- 5 Premier League (2018, 2019, 2021, 2022, 2023)
- 2 FA Cup
- 5 Coppe di Lega Inglesi
- 1 Champions League (2023)
- 2 Community Shield
La Champions League vinta nel 2023 rappresenta il coronamento della sua carriera al City, consolidando la squadra come una delle più forti nella storia del calcio inglese. In questa competizione, De Bruyne è spesso stato decisivo, fornendo assist e segnando gol cruciali.
Caratteristiche tecniche e tattiche
De Bruyne è celebre per la sua capacità di leggere le difese avversarie e servire assist spettacolari. I suoi passaggi filtranti sono un marchio di fabbrica, spesso trasformando azioni apparentemente ordinarie in occasioni da gol. Possiede un tiro potente e preciso, che lo rende pericoloso anche da fuori area. È uno specialista delle conclusioni dalla distanza e dei calci piazzati. Guardiola ha utilizzato Il regista in molteplici ruoli: da trequartista classico a mezzala, fino a esterno o falso nueve. La sua capacità di adattarsi lo rende un’arma tattica preziosissima. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
L’arrivo di Pep Guardiola al Manchester City nel 2016 segna una svolta nella carriera di De Bruyne. Guardiola ha esaltato le sue qualità, costruendo un sistema di gioco in cui il belga è il fulcro creativo.
Guardiola ha saputo utilizzare De Bruyne in modo innovativo, spostandolo dalla posizione di trequartista a un ruolo di mezzala avanzata o regista offensivo. Questo cambio tattico ha permesso a Kevin di avere una visione completa del gioco, aumentando la sua capacità di influenzare le partite.
Il rapporto tra i due è basato su fiducia reciproca: Guardiola spesso si affida al belga e nei momenti decisivi, mentre il belga ha abbracciato completamente la filosofia del tecnico catalano. La loro collaborazione è stata cruciale per trasformare il Manchester City in una macchina da guerra, capace di dominare in Premier League e in Europa.
Con la Nazionale Belga
Kevin De Bruyne debutta con la nazionale belga il 11 agosto 2010, in un’amichevole contro la Finlandia. All’epoca, il Belgio stava vivendo una fase di transizione, costruendo una nuova generazione di giocatori promettenti come Eden Hazard, Romelu Lukaku e Thibaut Courtois.
Dall’esordio con i Diavoli Rossi fino ai grandi tornei internazionali, De Bruyne ha rappresentato una delle colonne portanti di una generazione dorata di talenti, capace di portare il Belgio ai vertici del calcio mondiale, senza tuttavia conquistare grandi trofei.
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