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La carriera di Josefa Idem: dallo sport alla politica

Josefa Idem in azione

Josefa Idem è stata una canoista campione del mondo, ma ha avuto una brillante carriera anche in politica. Tedesca naturalizzata italiana, la sua è una storia di sport appassionante. Una carriera durata vent’anni in cui ha sfiorato quota 40 medaglie tra giochi olimpici, mondiali ed europei. Da Los Angeles 1984 a Londra 2012 non ha mai saltato un’edizione delle Olimpiadi, rappresentando prima la Germania Ovest e poi l’Italia. Dopo il ritiro ha affrontato l’esperienza politica, arrivando a diventare Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili nel governo Letta.

Josefa Idem
(Foto di Insidefoto/Mondadori portfolio via Getty Images)

Le origini di Josefa Idem

Josefa Idem nasce il 23 settembre del 1964 a Goch, una cittadina in Germania di trentamila abitanti nella Renania Settentrionale-Vestfalia, proprio ai confini con l’Olanda. Il primo approccio alla canoa avviene all’età di undici anni, ma nelle prime fasi è solamente un divertimento. Si concentra infatti sulla scuola che frequenta e conclude in Germania e da cui apprende perfettamente l’inglese, l’italiano e il tedesco, scolasticamente, il francese.

Nonostante la forte passione per le lingue, Josefa decide di buttarsi nella carriera sportiva e a 18 anni entra nella Nazionale tedesca. Due anni dopo vince la medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Los Angeles 1984 nel K2 500 m, in coppia con Barbara Schüttpelz. L’approccio di Josefa Idem alla disciplina è ben riassunto da una sua celebre frase: “Nello sport il gioco deve essere una costante. Quando questa componente viene a mancare è ora di smettere”.

Le vittorie straordinarie

Josefa Idem debutta alle Olimpiadi due anni dopo l’inizio della sua carriera da sportiva, avvenuto a diciotto anni. Nei Giochi di Los Angeles 1984 conquista la medaglia di bronzo nel kayak in coppia, K2 sui 500 metri, insieme a Barbara Schuttpelz. Nel 1985 passa al K1, la canoa individuale, che diventerà il suo vero marchio di fabbrica. Nelle prime due finali mondiali che raggiunge non riesce mai andare sopra al quinto posto e anche le Olimpiadi di Seul del 1988 non raggiunge un risultato soddisfacente. Arriva solo nona e quinta, nella gara individuale e in quella a squadre. Nel frattempo Josefa capisce che la federazione tedesca ha alcuni limiti per quanto concerne la sua disciplina sportiva e quindi decide di trasferirsi in Italia. Il suo nuovo allenatore diventa Guglielmo Guerrini, che la guida verso la conquista di due terzi posti ai mondiali, nel K1 sui 500 metri e sui 5.000.

L’intesa tra i due è intensa e un anno dopo si sposano. Grazie al matrimonio Josefa riesce a ottenere la residenza italiana e quindi diventare ufficialmente azzurra a livello sportivo. I Mondiali del 1990 sono i primi con la maglia della nazionale italiana e vince nel K1 sui 500, oltre al bronzo nei 5000. L’anno successivo vince invece ai Mondiali l’oro nel K1 5000 metri e il bronzo nel K1 500 metri. Il 1992 è l’anno in cui Josefa riceve la cittadinanza italiana e nello stesso anno partecipa alle Olimpiadi di Barcellona del 1992, dove però rimedia solo un quarto posto. Nei Campionati del Mondo del 1994 in Messico invece arriva terza. Alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 vince il bronzo nel K1 500 e da questo momento inizia un filotto di vittorie importante.

Tra il 1997 e il 2002 si aggiudica tre titoli mondiali, cinque titoli europei e la medaglia d’oro nel K1 500 metri alle Olimpiadi di Sydney nel 2000. All’età di quarant’anni – 15 mesi dopo la nascita del secondo figlio – partecipa ai Giochi di Atene 2004 e vince la medaglia d’argento. Nel 2008 bissa a Pechino vincendo la medaglia d’argento nella sua specialità del kayak individuale sui 500 metri. Nel 2020 gareggia ai Mondiali di Sezged battendo così qualsiasi record per partecipazioni mondiali e olimpiche.

Josefa Idem
(Foto di Ezra Shaw/Getty Images)

Cosa fa oggi Josefa Idem?

Il 2001 è un anno importante per Josefa Idem. Nasce il suo secondo figlio, Jonas, ed entra in politica. candidandosi per le liste dell’Ulivo e venendo eletta al Comune di Ravenna, città nella quale risiede da anni, divenendo Assessore allo Sport. Mantiene la carica fino al 2007. A partire dal 2000 si schiera accanto a diverse campagne di sensibilizzazione, come quella per l’Aism, ossia l’associazione italiana che si occupa della sclerosi multipla, e quella per la donazione di organi, che dal 2002 la coinvolge in progetti nella sua regione.

Nel 2007 viene nominata membro della Commissione Scientifica per la Vigilanza e il Controllo sul Doping per la tutela della Salute nelle Attività Sportive, al Ministero della Salute. Lo stesso anno debutta nell’editoria con la pubblicazione dell’autobiografia “Controcorrente”. Capolista per l’Emilia-Romagna per il Senato, Josefa Idem viene eletta alle elezioni politiche del 2013 e viene nominata ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili del governo Letta.

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