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Jerome Boateng: l’esperienza al servizio del LASK

Jerome Boateng con la maglia della Germania

Jerome Boateng è stato uno dei difensori più importanti dell’ultimo ventennio. Dieci anni trascorsi con la maglia del Bayern Monaco lo hanno reso una vera e propria leggenda del club, con oltre 300 presenze all’attivo. Il curriculum calcistico di Jerome Boateng è di quelli da invidiare. La sua carriera è legata all’Europa, continente in cui riesce a mettere in mostra tutto il suo talento e la sua rilevanza, soprattutto in Germania. Con il Bayern Monaco ha conquistato per due volte il treble (nel 2013 e nel 2020), vincendo nella stessa stagione la Bundesliga, la DFB-Pokal e la Champions League. Scopriamo ora meglio la vita e la carriera di Jerome Boateng. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Jerome Boateng
Jerome Boateng con la maglia del Lione

I primi passi

Jerome Boateng nasce a Berlino il 3 settembre del 1988 da madre tedesca e padre ghanese. Il padre, Prince Boateng, proveniente da Sunyani, nel 1981 decide di lasciare il Ghana e trasferirsi in Germania per studiare amministrazione aziendale. E’ fratello del giocatore di calcio ghanese Robert Boateng, mentre la madre Martina lavora come hostess di terra per Lufthansa. Jerome ha una sorella più giovane, Avelina, e due fratelli, George e Kevin-Prince.

Quest’ultimo anch’egli calciatore, noto in Italia soprattutto per gli anni trascorsi con la maglia del Milan. Il primo approccio di Jerome con il calcio avviene nella F-Jugend, una delle leghe giovanili tedesche, dove si fa subito notare con 6 gol segnati alla prima partita disputata. Nel 2002 – all’età di 13 anni – arriva alle giovanili dell’Hertha Berlino, dove avvia un rapido percorso di crescita che culmina nel 2007 con l’esordio in Bundesliga nella trasferta di Hannover.

Una decade al Bayern Monaco

La carriera di Boateng progredisce rapidamente e dopo due trasferimenti – prima all’Amburgo e poi al Manchester City – arriva nella squadra della sua carriera: il Bayern Monaco. Acquistato nel 2011 per una cifra intorno ai 13 milioni di euro. Diventa rapidamente titolare e nella stagione 2012-13 vince per la prima volta la Champions League, grazie alla vittoria per 2-1 nella finale contro il Borussia Dortmund. E’ l’annata del famoso treble.

Nelle stagioni successive il Bayern continua a macinare vittorie, tra campionati, coppe e supercoppe. Al tramontare del decennio c’è spazio per l’annata più ricca: quella 2019-20. Boateng – titolarissimo con Flick in panchina – realizza con i bavaresi il sextuple, portando a casa la bellezza di sei trofei tra cui la seconda Champions League. Nella stessa stagione Boateng raggiunge e supera quota 300 presenze con il Bayern. Rimasto svincolato con il contratto scaduto, terminata la stagione saluta i bavaresi dopo un’avventura durata dieci anni.

Jerome Boateng celebra la sua carriera al Bayern Monaco
(Foto di Alexander Hassenstein/Getty Images)

La tragedia dell’ex fidanzata

La relazione di Jerome Boateng con Kasia Lenhardt è diventata oggetto di cronaca dopo che lei è stata trovata morta a 25 anni il 9 febbraio del 2021 in un appartamento di Charlottenburg, quartiere raffinato di Berlino. L’ex difensore del Bayern ha interrotto il rapporto con Kasia solamente una settimana prima del suo sospetto suicidio. La procura di Monaco ha aperto un fascicolo per indagare il calciatore per lesioni personali nei confronti dell’ex fidanzata. Nell’ottobre del 2019 Kasia aveva effettuato una denuncia – poi ritirata – incolpando Jerome di una lesione all’orecchio.

Secondo un particolare inquietante riportato dalla Bild, al cadavere della modella mancava un lobo. Il quotidiano tedesco ha rivelato inoltre l’esistenza di un patto di riservatezza in base al quale Lenhardt si era impegnata a non rivelare informazioni su Jerome. La separazione tra i due viene annunciata da Jerome: “Chiedo scusa a tutti, soprattutto a Rebecca e ai miei figli. Sono deluso di me stesso“. In un’intervista il calciatore ha confessato di essere stato tenuto sotto ricatto della modella, che avrebbe addirittura minacciato di distruggergli la carriera. Da parte sua Kasia ha sostenuto di essere stata lei a prendere la decisone della separazione, lamentando di avere ricevuto da lui solo bugie e infedeltà. Dopo una settimana, il giorno del sesto compleanno di suo figlio, si è tolta la vita.

Il fratello Kevin-Prince

Jerome e Kevin-Prince hanno lo stesso padre – ghanese – ma madri diverse. Per anni i due non si sono parlati, ma a un certo punto entrambi hanno capito che la cosa migliore sarebbe stata accettare il passato e così si sono riconciliati. Il loro primo incontro in campo è capitato nel 2009 in occasione di un Borussia Dortmund-Amburgo vinto dai gialloneri grazie ai gol di Kehl e Alex Frei.

Kevin-Prince ha scelto il Ghana come nazionale, mentre Jerome la Germania: si sono affrontati sia ai Mondiali (nel 2010 e nel 2014), sia nuovamente in Bundesliga. Nonostante una pace diplomatica, tra i due non è mai scorso buon sangue e dopo l’episodio privato capitato a Jerome, Kevin ha commentato così la loro relazione: “Ho preso le distanze da Jerome ormai da molto tempo. Apprezzo e rispetto la legge tedesca. Detesto la violenza contro le donne. Non mi identifico con le azioni di mio fratello e quindi non ho più niente a che fare con lui“.

Il palmares

Grazie ai dieci anni trascorsi come perno del Bayern Monaco e alla carriera avuta nella Nazionale tedesca, Jerome Boateng può vantare uno dei palmares più invidiabili a livello internazionale. Negli ultimi quindici anni ha vinto 28 trofei da protagonista, centrando con il Bayern per due volte il Treble (2013 e 2020). Nel 2014 è stato tra i protagonisti della vittoria del Mondiale da parte della Germania, che grazie al gol di Gotze nei tempi supplementari ha battuto in finale l’Argentina.

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