Wawrinka rincara la dose
Recentemente, il tennista svizzero Stan Wawrinka ha criticato la gestione del caso Sinner, affermando che ha danneggiato la credibilità del tennis e sollevando dubbi sull’efficacia del sistema antidoping. La vicenda ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che sostengono Sinner e altri che mettono in discussione l’equità del trattamento ricevuto. Nonostante l’appoggio ricevuto da colleghi e addetti ai lavori, Sinner si trova ora a dover affrontare un clima di crescente diffidenza. Molti, soprattutto sui social, hanno iniziato a mettere in dubbio la rapidità della sua ascesa ai vertici del ranking ATP, insinuando che i risultati straordinari ottenuti nell’ultimo anno potessero essere stati “agevolati” da pratiche non lecite. (Continua…)

Le dichiarazioni di Wawrinka
In un’intervista rilasciata a Eurosport France, Wawrinka ha dichiarato: “Il fatto che non si sia saputo qualcosa fin dall’inizio. Tutto questo modo toglie credibilità . L’abbiamo visto nei casi degli ultimi anni. Alcuni sono stati sospesi due anni perché si sono dimenticati di comunicare esattamente un indirizzo”. Il tennista svizzero ha poi proseguito: “È stata gestita in un modo che fa male al tennis. Alla fine ci si chiede quale battaglia si sta cercando di vincere. Si cercano davvero i giocatori positivi o si riduce tutto ad avere un avvocato bravo che ti fa uscire nel miglior modo possibile?”.
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