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Italia in lutto, addio allo storico conduttore del Tg

In queste ore una triste notizia ha gettato l’Italia intera nello sconvolto. Uno dei volti storici del Tg Rai è venuto a mancare all’improvviso. Il giornalista, conduttore del Tg negli anni Settanta e Ottanta, era entrato in Rai con il concorso storico del 1968, lo stesso di Bruno Pizzul, Paolo Frajese e Bruno Vespa. Il suo nome è legato anche alla Fiat come responsabile della comunicazione per l’Italia e per l’estero. (Continua a leggere dopo la foto)

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Addio ad Alberto Masoero, storico conduttore dei Tg Rai

Lutto per il giornalismo italiano: è morto a Novi Ligure il 2 Gennaio 2023, Alberto Masoero: aveva 81 anni. Giornalista Rai, volto del Tg1, negli anni Sessanta e Settanta poi responsabile della comunicazione alla Fiat, per l’Italia e per l’estero nel periodo di Cesare Romiti. Uomo colto, persona elegante, uno stile di scrittura sopraffino. E’ stato anche collaboratore de La Stampa dopo essere andato in pensione e poi direttore del settimanale locale Panorama di Novi dal 2005 al 2018. Per un certo periodo ha ricoperto anche la carica di assessore comunale alla Cultura per il centrosinistra con il sindaco Mario Lovelli. Un’altra sua passione è stata il calcio: tifosissimo della Juve, ma sempre con il solito garbo. Lascia la moglie Paola, la sorella Ala e le adorate nipoti. I funerali si terranno giovedì 4 gennaio alle 15,30 a Novi Ligure, nella chiesa della Collegiata, Duomo della città, in piazza Dellepiane. Il rosario stasera 3 gennaio, alle 19, nella stessa chiesa. (Continua a leggere dopo la foto)

Qualche curiosità in più su di lui

Alberto Masoero è entrato in Rai nel 1968, nello stesso concorso vinto da una generazione di simboli del servizio pubblico: Paolo Frajese, Bruno Pizzul, Angela Buttiglione, Bruno Vespa. Il giornalista ha lavorato presso la sede Rai di Milano come commentatore della giornata borsistica del Tg1 delle 13.30. Poi si è occupato della cronaca degli anni di piombo per il GR2 e ha collaborato anche a Novantesimo Minuto e Domenica Sportiva negli anni di Paolo Valenti e Maurizio Barendson. Nel 1976 è stato capo servizio della redazione economico-sindacale del Tg1. Ha lasciato la Rai nel 1978 per diventare capo ufficio stampa di Assolombarda. Poi è rientrato in Rai per condurre il Tg1 delle 13.30 e il Tg2 nel 1983 come caporedattore e conduttore del Tg Notte. Nel 1984 ha lascaito la Rai per passare alla Fiat come capo ufficio stampa Italia. Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, come riportato da Fanpage, lo ha ricordato così: “Ha dato un importante contributo alla vita politica e culturale della città. È stato anche assessore per un paio d’anni, liberale fino in fondo”.