
Il tempo non manca, è vero, ma il raduno è ormai imminente e l’Inter appare ancora in ritardo sul mercato. Una sensazione che sta creando più di un malumore tra i tifosi, sempre più convinti che la società fatichi a vendere gli esuberi e sia troppo lenta nel chiudere gli acquisti.
Acerbi, come funziona la clausola: “L’Inter non ci pensa nemmeno. Se qualcuno vuole…”https://t.co/qPaR9mXlwR
— Fcinter1908 (@fcin1908it) July 15, 2025
Lo dimostra il fatto che anche quest’estate si rischia di perdere un talento come Giovanni Leoni, dopo aver già visto sfumare in passato profili come Bremer e Buongiorno, che sembravano (e nel caso di Bremer erano) a un passo dal trasferirsi in nerazzurro ma poi, a furia di tergiversare, sono andati altrove. (continua dopo la foto)

Il caso del brasiliano è particolarmente doloroso per i sostenitori nerazzurri: l’accordo con il giocatore era totale, anche con il Torino si era a buon punto. Ma l’Inter doveva liberare un posto in difesa, e il tempo passava senza che si riuscisse a vendere nessuno. E a quel punto la Juventus si fiondò su Bremer e lo soffiò all’Inter da sotto il naso.
Ora i tifosi non vorrebbero che si ripetesse il solito copione, anche perché quest’anno pur dovendo fare attenzione la situazione economica del club è del tutto diversa. Leoni è da mesi il nome preferito per il futuro della difesa nerazzurra: classe 2006 del Parma, il Mister lo vorrebbe a tutti i costi. Ma c’è un doppio ostacolo.
Il primo è economico: l’Inter ha messo sul piatto 30 milioni, ma il Parma ne chiede almeno 40, cifra al momento fuori portata per la società nerazzurra se non si fanno cessioni: e quello delle cessioni è un punto molto dolente. Il secondo è l’inserimento del Liverpool, che sta monitorando il giocatore e avrebbe le risorse per accontentare le richieste emiliane.
Per questo, pensano in molti, la trattativa andava chiusa subito e comunque il più in fretta possibile. Ma questa delle trattative infinite sembra essere diventata una “specialità” della casa: persino Palacios, comprato l’anno scorso a 6,5 milioni e poi scomparso nelle nebbie padane e brianzole senza mai giocare, arrivò dopo un lungo tira e molla. (continua dopo la foto)

Viste le difficoltà con Leoni, comunque, i nerazzurri sono tornati a guardare in casa Genoa, dove Koni De Winter è stato oggetto di nuovi colloqui anche durante la trattativa per definire il prestito di Valentin Carboni. Il belga classe 2002 è gradito a tutti e ha già tre stagioni di Serie A alle spalle.
In questo caso la valutazione si aggira sui 20-25 milioni. E non c’è da perdere troppo tempo: Tottenham e West Ham lo seguono da vicino. De Winter, dal canto suo, preferisce restare in Italia e vede con favore il trasferimento a Milano.
Nel frattempo, l’Inter ha aperto un altro fronte nei Paesi Bassi, dove si è informata su David Hancko, centrale slovacco del Feyenoord. Ventisette anni, mancino, già affrontato in Champions, è un giocatore di affidabilità e carisma. Il problema è sempre lo stesso: il costo.
Inter, per Chivu il tempo stringe
Servono 30 milioni, cifra che ientra nel budget previsto dal club per rinforzare la retroguardia. Però Hancko non è in linea con l’idea del mercato di Oaktree, che chiede giovani futuribili. In ogni caso Hancko può giocare sia da centrale puro che da centrale di sinistra, come Acerbi.
Proprio Acerbi, in questo momento, non è sul mercato: l’Inter non intende pagare la clausola da 500 mila euro per liberarlo prima del 2026, a meno che qualcuno faccia un’offerta resterà a Milano. Per il resto, l’idea della dirigenza è monetizzare con cessioni di seconda fascia, ma tutto va a rilento e il tempo stringe. Perché la difesa di Chivu ha bisogno di giocatori, e presto.
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