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Inter, rivoluzione Chivu: come giocherà la squadra con il tridente d’attacco

La nuova Inter di Cristian Chivu si prepara a voltare pagina, lasciandosi alle spalle la solidità del ciclo Inzaghi per abbracciare un calcio più spregiudicato e offensivo. Il passaggio al tridente annunciato dal nuovo tecnico nerazzurro segna l’inizio di una rivoluzione che coinvolgerà non solo l’attacco, ma l’intero assetto tattico.

In particolare, sarà il centrocampo a doversi adattare a nuove esigenze, sacrificando un uomo ma guadagnando in dinamismo. In un contesto in cui il baricentro della squadra si alza, serviranno gambe, corsa e spirito di sacrificio.

Come sottolineato in un’analisi del Corriere dello Sport, il nuovo modulo scelto da Chivu richiederà al centrocampo uno sforzo ulteriore. La vecchia struttura a tre con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, ormai consolidata sotto la gestione Inzaghi, verrà rimpiazzata da una mediana a due. Questo significa meno copertura per la difesa e la necessità di centrocampisti in grado di correre, interdire e costruire con la stessa intensità.

Nicolò Barella, in questo senso, resta l’unico intoccabile. Vice capitano e simbolo dell’anima nerazzurra, sarà il punto fermo attorno al quale costruire la nuova Inter. La situazione di Calhanoglu, invece, appare più fluida: se il turco dovesse restare, dovrà adattarsi a un ruolo più completo, che include anche compiti di incontrista, ruolo mai davvero ricoperto in passato, se non protetto da due mezzali. (continua dopo la foto)

In quest’ottica, l’Inter ha voluto anticipare i tempi del cambiamento pescando dal mercato Luka Sucic, centrocampista croato che rappresenta una delle possibili chiavi del nuovo assetto. Dotato di tecnica e visione, può offrire sia filtro che costruzione, con margini di crescita importanti. Secondo l’analisi del Corriere, Sucic è il profilo ideale per interpretare il centrocampo moderno che ha in mente Chivu.

Nel ventaglio di alternative, troveranno spazio anche giocatori come Frattesi, Mkhitaryan e il nuovo arrivato Zalewski, tutti in grado di garantire inserimenti, gestione del possesso e copertura, ma anche di contribuire alla fase offensiva. Sarà fondamentale che tutti accettino di sacrificarsi per equilibrare una squadra che giocherà a trazione anteriore.

Il nuovo corso nerazzurro è appena iniziato, ma è già chiaro che tutto passerà da lì, dal cuore pulsante della squadra: il centrocampo. E Cristian Chivu, che da calciatore sapeva cosa significa farsi carico delle responsabilità tattiche, vuole un reparto che corra, pensi e lotti.

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