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Inter, Marotta incorona Inzaghi, il tecnico rilancia: “Il meglio deve ancora venire”

Dopo una notte da romanzo calcistico, l’Inter si risveglia con una finale di Champions League tra le mani e un entusiasmo che travolge tutto. La vittoria contro il Barcellona, tra brividi, rimonte e colpi di scena, ha regalato ai nerazzurri un posto nella storia, e oggi sono le parole dei protagonisti a dare voce a questa girandola di emozione.

Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, non usa mezzi termini per descrivere quanto accaduto: “Che serata è stata? Epica, sia in campo che fuori. Un’altalena di emozioni. Abbiamo vinto, perso, poi riagguantata e vinta. Dal punto di vista dell’adrenalina, è stata il top”.

E poi l’elogio al condottiero nerazzurro: “L’artefice di questa cavalcata è Simone Inzaghi. La finale? Non sono scaramantico, ma sono molto ottimista e realista”. Parole che suonano come un’investitura ufficiale per il tecnico piacentino, capace di riportare l’Inter là dove mancava da tredici anni e poi di riportarcela due anni dopo.

Dall’altra parte, Simone Inzaghi non nasconde la gioia, ma tiene alta la tensione: “130 minuti di emozioni incredibili. Il momento decisivo? I cambi, ci hanno dato una grande mano. L’infarto? No, quello no, ma vivo le partite con molta adrenalina”.

Inzaghi: “Il meglio deve ancora venire”

L’allenatore nerazzurro evita di citare un singolo protagonista: “Tutti i 16 impiegati sono stati fondamentali, e Sommer è stato bravissimo. Ma adesso il bello deve ancora venire”.

La forza dell’Inter è stata proprio nel gruppo, nella capacità di reagire, di rimanere uniti anche nei momenti più bui della gara. Il match contro il Barcellona ha messo in mostra una squadra matura, feroce, lucida. Ora la finale sarà il banco di prova definitivo, contro un PSG trascinato da un Donnarumma formato saracinesca.

Nessuno a Milano vuole fermarsi qui. Lo ha detto il campo, lo hanno ribadito il presidente e l’allenatore. La strada verso la coppa dura altri 90 minuti più recupero (ed eventuali supplementari). E il sogno, dopo la notte di Barcellona, non è mai stato così concreto.

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